Samp, bocciatura e umiliazione

Posted By on Mar 18, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

L’1-0 è una vittoria di misura, 2-0 e 3-0 sono vittorie tonde. Il 4-0 è al limite, ma il 5-0 fa entrare di diritto all’interno del campo dell’umiliazione. A maggior ragione quando le cifre vengono invertite: al Marassi, Sampdoria-Inter finisce 0-5.

In campo scendono una squadra che finora ha raccolto ben 32 punti in 15 partite casalinghe e un’altra che da 5 incontri non vince lontano dal proprio fortino. Pronostico? Messa così, 1 secco. E invece la Sampdoria soffre l’Inter tanto fisicamente quanto psicologicamente, nelle motivazioni che trascinano i nerazzurri a un risultato del genere. Eppure la situazione delle due squadre non è poi così diversa: l’Inter si gioca un posto in Champions League con Roma e Lazio, la Samp uno in Europa League con Milan e Atalanta.

I blucerchiati non attaccano, non tirano quasi mai e sbagliano passaggi semplicissimi. La loro prima occasione arriva sui piedi di Praet al 35’ del primo tempo, con Handanovic che si impegna deviando in angolo la sua conclusione. A quel punto, però, la partita era già sullo 0-3. Al 41’, poi, Zapata sovrasta di testa Miranda e incorna colpendo in pieno il palo alla sinistra del portiere sloveno. Le occasioni pericolose dei padroni di casa iniziano e finiscono qui. Per il resto, pochissimi rifornimenti per i due attaccanti, che nelle rare situazioni di possesso palla finiscono con lo sbattere sui difensori avversari, come non fossero abituati ad offendere. E nel mezzo soprattutto cinque reti al passivo, con l’ex Icardi che mette a segno un personalissimo poker confermando di avere un eccezionale score contro la “sua” Samp.

Le aspettative sono superiori ai nostri valori, sia tecnici, che fisici, che caratteriali”, ha detto Giampaolo a fine gara, “non siamo costruiti per andare in Europa League”. In questa atmosfera di cedimento, il tecnico ha poi aggiunto una vena polemica verso la società: “Una squadra che fa 40 punti e vende i migliori, poi ne fa 48 e vende i migliori, l’anno dopo quanti punti deve fare, 70? L’equazione vendo e miglioro non esiste”.

Da capire se queste dichiarazioni significhino effettivamente che la Sampdoria stia lasciando la presa o se Giampaolo abbia voluto ricalcare un motivo evidentemente efficace utilizzato proprio da Spalletti, suo avversario e mattatore odierno, che dopo lo 0-0 col Napoli aveva detto: “Loro hanno qualità, noi no”.

Le vittorie di Milan e Atalanta costringono i blucerchiati a condividere la settima posizione (l’ultima che garantisca la qualificazione alle competizioni europee) con i bergamaschi a ben 6 punti dal Diavolo. Bocciatura di gruppo per la Sampdoria che, come ricorda regolarmente Giampaolo, deve scrollarsi di dosso la responsabilità delle aspettative che le sono state affibbiate e ritrovare invece la gioia di giocare a pallone.

 

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