Tiziano Villanacci
La Roma trova la quarta vittoria consecutiva tra campionato e coppa contro un Crotone per nulla arrendevole, grazie alle reti di El Shaarawy e Nainggolan. I giallorossi non hanno brillato, soprattutto per mancanza di fluidità e per l’assenza di un costruttore di gioco, vista la deludente prestazione di Gonalons, troppo nascosto nel centrocampo romanista ed incostante all’interno della gara.
Di Francesco conferma i numerosi cambi preannunciati alla vigilia e schiera una formazione si competitiva ma non ancora affiatata, soprattutto in fase offensiva, dove Gerson appare giocare troppo spalle alla porta e non è abile a creare superiorità numerica puntando la difesa avversaria. Il gol del vantaggio è la prima azione in velocità di una Roma che ha ritrovato il cinismo di inizio anno.
Ciò che permette ancora una volta in stagione ai capitolini di terminare con zero reti subiti è il fenomeno che Di Francesco schiera in porta: Alisson. Il brasiliano oggi ha messo in campo tutte le sue qualità, in particolare un’immensa personalità. Nel primo tempo, dopo l’ennesima corretta lettura, esce con un pallonetto su Trotta e poi prova anche a puntare Benali. Le due incredibili parate nella seconda frazione sono l’esaltazione del concetto di portiere. Nell’uno contro uno ipnotizza Trotta rimanendo in piedi fino all’ultimo. Ormai gli attaccanti avversari sono perfettamente coscienti della sua forza ed hanno quasi paura ed un timore reverenziale.
Gestisce i tempi di gioco iniziando lui stesso l’azione e facendosi trovare sempre pronto come ancora di salvezza quando gli attaccanti pressano alti i difensori giallorossi. Ha una tranquillità mentale che gli permette di non pensare alle mille voci di mercato e che al termine di questa stagione giocherà il suo primo Mondiale da protagonista, con alte probabilità di vittoria finale.
Dovevano essere tre punti e questi sono arrivati. Di Francesco può essere felice di aver ritrovato El Shaarawy e Bruno Peres, due tra i migliori in campo. Ora può guardare con fiducia alla pausa delle Nazionali ed a sfide complesse che decideranno la stagione, sia in Champions League che in campionato.
Bologna, Barcellona (andata), Fiorentina, Barcellona (ritorno) e Lazio. Cinque gare e quindici punti in palio. Il momento decisivo è questo ed i giallorossi ci arrivano liberi di testa contro gli spagnoli e con 5 punti di vantaggio sulla Lazio quinta. Tutto è possibile, soprattutto con un “mostro” tra i pali pronto a salvare con ogni mezzo i suoi compagni.