L’Europa per Davide

Posted By on Mar 19, 2018 | 0 comments


Vincenzo Boscaino

“Il gruppo è unito e disponibile, questa situazione ha fatto sì che il gruppo diventasse ancora più forte. Quando giochiamo cerchiamo di fare il meglio per noi e per Davide…sentiamo la sua mancanza”.
Cosi esordisce Sefano Pioli in conferenza stampa quando gli fanno notare che il settimo posto dista solo 3 punti, quel settimo posto che era l’obiettivo stagionale fin dall’inizio.
La vittoria per 2 a 1 sul campo del Torino è linfa vitale per le speranze Europee. Match in cui succede di tutto, la Fiorentina infatti, prima la domina, poi la delapida prima di ricostruire tutto e portarla meritatamente a casa .
Il primo tempo vede un solo protagonista: il Var. Al 7’ intervento deciso di Moretti su Simeone: rigore. 2 minuti interminabili dove la Fiorentina pregustava la massima punizione. Annullato. Gavilucci grazie all’ausilio tecnico revoca il rigore. Altro giro altra giusta, due minuti dopo ci risiamo. Sempre chiamata al Var. Questa volta il rigore c’è e si presenta Veretout sul dischetto. La para Sirigu, ultimo pilastro di un Toro dominato per l’intera prima frazione di gioco.
Il secondo tempo è un vortice d’emozioni. Veretout si lancia in pressing solitario su Acquah, ruba palla e corre verso la porta avversaria. 1 a 0. Il francese si fa perdonare mentre i tifosi nel settore ospiti scoppiano in un boato di felicità. La Viola nettamente superiore, ma a 5 minuti dalla fine sempre tutto buttato al vento. Schema su punizione e Belotti al volo la insacca dietro a Sportiello. 1 a 1. Tutto da rifare. Ma se abbiamo capito una cosa, è che questa Fiorentina non molla mai, anche quando sembra tutto finito. All’ultimo minuto Incursione da sinistra di Biraghi che la mette al centro. Mani di Ansaldi e sentenza del Var: rigore. Thereau si presenta dagli undici metri e la insacca dentro. 2 a 1. È finita.
Pioli nel post partita, però, getta acqua sul fuoco dell’entusiasmo Viola: “Guardiamo partita per partita, quando abbiamo pensato a qualche obiettivo in più è sempre andata male e la cosa migliore resta sempre dare il massimo. Il calendario è complicato perché incontreremo squadre che devono salvarsi”.
Oggi il traguardo stagionale dista 3 punti, una vittoria, 90 minuti. Oggi il traguardo stagionale è più vicino che mai. Oggi, dopo tutto, nonostante tutto, la Viola è ancora lì: a sognare l’Europa. Per sé stessa. Per il suo capitano.

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