Francesco Falzarano
L’avevamo annunciato, e non ci sono state sorprese. Il Benevento crolla inesorabilmente sotto i colpi della Lazio. Finisce 6-2, punteggio tennistico e doloroso, ancora una volta per tutto il popolo Sannita. Fallisce ancora Roberto De Zerbi, che vede le macerie della sua squadra sgretolarsi lentamente. Una bolla di complimenti : Da Foggia, passando per Palermo fino ad arrivare a Benevento. Mediatico quanto basta, e con quelle parole che entrano nel sangue e nella testa dei tifosi, ma fin’ora il borsino dei risultati boccia l’allenatore Bresciano. Anche oggi si schiera a specchio, e rispolvera dal ripostiglio il suo figlioccio Pietro Iemmello. Durerà poco la partita dell’ex Sassuolo, costretto ad uscire dopo soli sette minuti, quando Puggioni sciaguratamente ferma con le mani fuori area un delizioso pallonetto di Immobile. Rosso per il portiere. Il Benevento comunque resta in partita arrivando addirittura all’ora di gioco in vantaggio per 1-2 nonostante l’inferiorità numerica, prima del capitombolo. Al di là del risultato che comunque di per sé impressiona, quello che colpisce è la consueta facilità con cui le squadre avversarie vanno in rete. Grossolani errori nelle scalate, e distanze impensabili della difesa, costantemente infilata dalle verticalizzazioni di Lucas Leiva. Immancabile poi arriva la rete su calcio piazzato, marchio di fabbrica della difesa giallorossa. Insomma l’anno da sogno è diventato L’annus horribilis, con 10pt il 29 partite e la bellezza di 69 goal subiti. Una pioggia di record negativi ed in città non si aspetta altro che la stagione della ripartenza. Bisognerebbe iniziare a programmare la prossima stagione iniziando a capire chi sarà al timone della navicella giallorossa. Il Benevento intanto va in ritiro a tempo indeterminato. Mercoledì arriva il Verona nel recupero, ma la sfida non ha tanto il sapore della lotta salvezza, poi ci sarà la passerella con la Juventus, e il Vigorito si riempirà di nuovo, per amore di quei colori.