Elia Faggion
È vero, il sorteggio poteva essere più luminoso, ma quando ti spingi sino ai quarti di finale di Champions League, lo scontro con una superpotenza è ampiamente preventivabile.
Il Siviglia di Montella ha pizzicato il Bayern Monaco, e di certo l’eco della notizia a Nerviòn non ha risuonato esattamente come una dolce melodia, ma tutto sommato gli spagnoli poco hanno da perdere e l’han presa con filosofia, twittando subito dopo il sorteggio un ardito “ Wir freuen uns auf euch”, l’equivalente di “siamo ansiosi di incontrarvi” in lingua tedesca.
A prescindere dal pronostico, largamente favorevole ai tedeschi, il Siviglia di Montella non può interpretare la doppia sfida in maniera schematicamente pavida o tatticista. Nella sua sostanza, o per utilizzare un termine più aristotelico, essenza, la formazione spagnola ha scolpite peculiarità che la rendono in un certo senso intoccabile e vera: intoccabile, perché sono ormai diversi anni che il club si è marchiato a fuoco attraverso un chiaro e distintivo stile di gioco, e vera, nel senso che possiede in modo totale ed incontestabile quei caratteri necessari ad individuare il proprio essere. La rivoluzione copernicana è iniziata dopo il tris di Unai Emery in Europa League: prima gli argentini Sampaoli e Berizzo, hanno introdotto e sviluppato il concetto di dominio crono-territoriale della partita, testimone, preziosa eredità, raccolta al volo dall’aeroplanino Montella, che la sta rispettando con discreto successo.
MOMENTO fantastico in coppa tra quarti di Champions e finale di Copa del Rey, malino in campionato dove non vince da un mese, il Sivglia non sta vivendo uno dei migliori momenti della sua altalenante e rocambolesca stagione: dalla metà campo in avanti risulta assai imprevedibile e riesce spesso comodamente a perforare difese anche attente, ma dietro si balla la rumba (6 gol subiti nelle ultime 3 di Liga). Queste distrazioni sono costate diversi punti ai nervionenses, che ora hanno addirittura perso il contatto con l’ultima casella utile per accedere all’Europa League. Con il Bayern Monaco sarà inverosimile ed improbabile superare il turno, ma Montella ha le proprie armi e punterà sulla tradizione europea della squadra, oltre che sul fatto di non aver molto da perdere.