Tiziano Villanacci
Termina 4-1 la sfida di andata tra Barcellona e Roma, con i blaugrana che ipotecano il passaggio del turno. Un risultato decisamente a sfavore dei giallorossi, che non premia una più che discreta prestazione e non lascia molte speranze per la gara di ritorno.
Di Francesco sorprende tutti e schiera Bruno Peres terzino destro, con Florenzi spostato alto, per permettere al brasiliano di avere una maggiore copertura e di non perdere dinamismo e velocità sulla fascia. La mossa premia l’allenatore giallorosso che vede la sua squadra tenere ottimamente il campo, con diverse azioni frutto di iniziative intraprendenti.
La Roma parte forte e concentrata e spaventa un Barcellona che non si aspettava una squadra così alta e pronta a pressare ogni portatore di palla. Nei primi minuti di gioco si consuma un episodio che vede Dzeko cadere in area per via di uno sgambetto di Semedo, ma l’arbitro decide di lasciar correre nonostante le proteste del centravanti bosniaco.
Ciò che stupisce della gara non sono le reti subite ma le circostanze attorno ad esse. La Roma ha regalato tutti e quattro i gol, per errori veniali uniti ad una forte dose di sfortuna. Uscire dal CampNou con la consapevolezza che il Barcellona non ci abbia messo molto del suo nelle reti può, da un lato far ben sperare, ma da un altro distruggere mentalmente ancora di più.
Il coraggio tanto richiesto è stato manifestato, unito ad un’intelligenza tattica che fa si che i rimpianti per le situazioni dei gol siano ancora più ampi. La Roma ha compreso come in Europa un minimo errore si paga con il massimo della pena e che non si può permettere di non avere altro finalizzatore che Dzeko.
Discorso a parte va fatto per un arbitraggio che lascia molti dubbi ai dirigenti giallorossi. Ne sono un esempio le due occasioni che avrebbero potuto decretare i rigori ma anche la gestione dei cartellini. “Bisogna avere il coraggio di fischiare un rigore contro il Barcellona” ha detto Dzeko a fine gara, per render pubblico il pensiero della squadra.
Gli spunti positivi ci sono, soprattutto per quanto riguarda l’atteggiamento e la maturità nell’approccio. Bisogna lavorare molto, anche perchè ora la Roma avrà, oltre al ritorno, Fiorentina e Lazio in campionato. Di Francesco oggi ha trovato un Peres in più ed un Gonalons in meno, con il francese che ha regalato il 4-1 di Suarez ed è apparso in una forma psico-fisica preoccupante.
Ripartire dalla gara con la Fiorentina e credere fino all’ultimo minuto nella rimonta contro il Barcellona. Perché le imprese le ottiene solo chi è folle nel crederci quando sembrano più che impossibili.