Juventus, beffa atroce!

Posted By on Apr 12, 2018 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Svanisce a 30 secondi dal termine dei tempi regolamentari il sogno remuntada della Juventus. Rimonta peraltro compiuta, ma rovinata dal rigore in extra time di Cristiano Ronaldo. Penalty discusso, discutibile, dubbio, che scatena l’ira di Madama e proietta invece i blancos verso l’ottava semifinale consecutiva in Champions. Una beffa atroce, dopo 90 minuti condotti alla grande.
Una gara preparata come meglio non si sarebbe potuto dall’acume tattico di Massimiliano Allegri. Novanta minuti improntati sullo sfruttamento degli spazi e l’ampiezza del campo. Merito, in primis, dei due esterni d’attacco Douglas Costa e Mandzukic. Il croato risorge dopo un periodo di appannamento, non solo per la doppietta, ma anche per il lavoro di sacrificio. I suoi ripiegamenti non servono alla Signora solo per interrompere la manovra madrilena, ma anche per far ripartire la propria. La Juve, stavolta, alza la linea di difesa e recupera con più continuità il possesso, anche se a far la differenza in positivo sono i numerosi duelli vinti da Chiellini e Benatia con Ronaldo. Il Madrid, con il suo faro limitato, fa più fatica, anche perchè risente dell’assenza di Benzema a centro area. Non tanto per i gol (solo 9 quest’anno tra coppe e campionato), ma per le sue caratteristiche fisiche che tengono in apprensione i centrali di difesa e liberano spazio a CR7.
La Juventus dal canto suo è compatta. Soffre, rischia, ringrazia Buffon per un paio di interventi, ma mina le certezze del Real con una gara di grande corsa e coerenza tattica. La posizione bassa di Pjanic consente a Khedira e Matuidi di correre chilometri e rischiare la giocata, con il bosniaco pronto a metterci una pezza in caso di errore. Meraviglioso lo sfruttamento degli esterni, sia con chi di mestiere fa la fascia (Lichtsteiner), sia con le mezz’ali come Khedira, spesso il primo a suggerire l’appoggio al compagno di fascia. La Juve spaventa le merengues con la velocità di Douglas Costa che non cerca il fondo, ma con il prediletto sinistro si accentra per innescare i compagni. Una serata perfetta fino a trenta secondi dalla fine. Per la prima volta Benatia è in ritardo sull’avversario , il recupero è miracoloso, ma anche falloso per Oliver, che decreta rigore e conseguente beffa per Madama.

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