Pasquale Pollio
Proviamo a fare chiarezza sul futuro dell’Avellino chiacchierando con lo scrittore e giornalista Felice D’Aliasi, autore di tre pubblicazioni di successo, il primo datato 2012 “Avellino un amore infinito” a cui hanno fatto seguito “I Ragazzi del 1972” (2014) dove si narrava la storia della prima mitica promozione degli irpini in Serie B, ed il grande successo editoriale “Lupi per sempre” un’antologia contenente tutta la gloriosa storia dell’US Avellino 1912. Per le tre opere Felice D’Aliasi si è avvalso della collaborazione dei giornalisti Rino Scioscia e Michele Pisani.
Pensi anche tu che si sia trattato di un’ingiustizia?
Certo, nessuno può negare che la gestione del Presidente Taccone sia stata discutibile ma equiparare la condanna dell’Avellino a quella comminata a società fallite come Bari e Cesena è difatto un’ingiustizia. Molto probabilmente un pronunciamento a favore dell’Avellino avrebbe creato un precedente pericoloso che si è voluto evitare, in quanto nessuna società avrebbe più considerato perentori i termini stabiliti dalla Federazione per la presentazione delle garanzie e si sarebbe messo in discussione il regolamento, seppur in contrasto con le leggi dello Stato, in merito ai requisiti richiesti alle società fidejussorie.
Non possiano non parlare di Walter Taccone vero ?
Un Presidente inadeguato, che ho sempre contestato civilmente, per i suoi comportamenti e la sua poca affidabilità. E sfortunatamente i fatti mi hanno dato ragione, un Presidente che ha fatto persino scadere i termini di presentazione del ricorso che probabilmente avrebbe consentito alla società di mantenere la categoria. Ma credo che parlare oggi di Taccone non abbia più senso, lui è il triste passato dell’Avellino, ora è giunto il momento di guardare avanti.
Si apre una nuova era con De Cesare, quali sono le tue sensazioni per il futuro, e quali sono gli umori della piazza ?
Gianandrea De Cesare è un imprenditore stimato e di sicuro affidamento, con tutti i requisiti per fare il bene dell’Avellino, e questo lo già ampiamente dimostrato con la gestione della squadra di basket portata stabilmente nella massima serie. Si è presentato al cospetto del Sindaco con 4 milioni di euro in assegni circolari e con un progetto articolato che prevede la creazione di una polisportiva.Ha sbaragliato in un colpo solo tutta la concorrenza fatta di personaggi di spicco come il Presidente del Genoa Preziosi e gli imprenditori Lombardi e Samori’. Come ho asserito precedentemente, De Cesare ha messo sul tavolo più soldi di tutti gli altri messi insieme. Parliamo inoltre di un imprenditore le cui capacità sono unanimemente riconosciute anche in Federazione e tutto questo fa dormire sonni tranquilli la tifoseria nonostante il momento sia veramente triste per tutti noi. Ti assicuro che la passione dei supporters avellinesi non è seconda a nessuno in Italia.
Esiste realmente, secondo te, la possibilità di essere inseriti in Lega Pro evitando l’umiliazione della Serie D?
La speranza c’è sempre, ma non bisogna illudere i tifosi. Tutto dipenderà da quante e quali squadre saranno inserite in Lega Pro, visto che al momento la confusione regna sovrana, ma in caso di ripescaggi l’Avellino si trova nel novero delle squadre con i requisiti in regola, ma molto importante sarà seguire anche l’evoluzione del caso Bari, perché in caso di insrimento della compagine pugliese in Lega Pro aumenterebbero notevolmente le possibilità anche per l’Avellino. Se si ripartisse dalla Lega Pro, gia si vocifera di un ingresso di Pierpaolo Marino nel ruolo di Direttore Sportivo.
Felice, nel ringraziarti per il tempo che ci hai dedicato e della tua disponibilità non ci resta che salutarci con lo slogan che identifica la tua trasmissione:
Tifare Avellino è uno stile di vita