Rodolfo Arcudi
E alla fine arriva Piatek; al minuto 69 di una partita tesa, in cui il Genoa aveva provato a costruire appena qualcosa in più del Bologna quasi per obbligo come squadra ospitante più che per convinta determinazione, l’attaccante polacco trova l’angolo alla sinistra del connazionale Skorupski e infiocchetta un regalo da tre punti per la sua squadra.
Se Ballardini chiedeva grinta e compattezza ai suoi giocatori, ha avuto risposte positive, il Genoa, dopo un inizio aggressivo del Bologna, ha avuto pazienza, è rimasto ordinato costruendo buone situazioni con Pandev e il sempre in agguato Piatek, fino a trovare il gol vittoria subito dopo l’ingresso di Kouamé, al posto del macedone, che ha dato maggiore velocità all’attacco ligure.
Nella difesa, da promuovere in toto, da rimarcare l’ottimo debutto come titolare del tedesco Gunter, per lui una prova di sostanza e precisione.
Vittoria non banale per i rossoblu di casa che sfata un tabù durato cinque anni e che ridona serenità ad un ambiente che aveva smarrito sicurezza dopo la debacle di Reggio Emilia.
Se Marassi, con la sua calorosa coreografia, continuerà ad assicurare punti al Grifone e se quest’ultimo acquisirà personalità in trasferta si può prospettare un campionato interessante.
Intanto i tifosi possono dire “Ecce Bomber”, nel domani del Genoa v’è una certezza.