Stefano Renzi
Da quella sfortunata finale di Champions League del 2013, persa nel recupero contro i rivali del Bayern, il Borussia Dortmund ha subìto una parabola discendente. Della squadra di Klopp – capace di strappare 2 Campionati, una Coppa di Germania e 2 Supercoppe dalle mani dei bavaresi – non c’è quasi più traccia. Tanti allenatori si sono susseguiti nel dopo-Jürgen, ma nessuno di loro è mai riuscito ad eguagliare la compattezza e la bellezza di quel Borussia allenato dall’attuale tecnico del Liverpool.
Lucien Favre, però, sembra aver cominciato bene la sua nuova avventura giallonera: 7 punti su 9 in Bundesliga, grazie a 7 reti fatte e 2 subìte, e vittoria in Coppa di Germania. Il tecnico svizzero ha ritrovato Reus dopo averlo allenato al Mönchengladbach, e proprio dal fantasista tedesco dovrà rinascere il nuovo ciclo del Dortmund. Marco ha già messo a segno 2 gol e 2 assist in 4 partite stagionali, e da buon capitano si è preso sulle spalle la propria squadra. La sua tenuta fisica sarà quindi fondamentale per le sorti della stagione giallonera.
Questa sera, per la prima giornata della nuova Champions League, il Dortmund se la vedrà con il Bruges. La squadra di Leko è attualmente prima nel campionato belga, posizione raggiunta grazie a 6 vittorie, 1 pareggio e nessuna sconfitta. I neroblù hanno segnato molto nella Jupiler Pro League, ma tendono a concedere qualcosa in difesa. Il Dortmund deve sfruttare assolutamente le corsie esterne contro il 3-5-2 del Bruges, cosa che Favre sta facendo intravedere con convinzione e fluidità nelle prime uscite stagionali. I gialloneri dovrebbero scendere in campo con un 4-2-3-1 formato da Burki in porta e Piszczek, Diallo, Akanji e Schmelzer in difesa; Dahoud e Witsel agiranno davanti alla retroguardia, con Pulisic, Reus e Wolf alle spalle di Philipp. Qualora il capitano tedesco dovesse essere spostato a sinistra, invece, Favre potrebbe inserire Weigl al posto dell’ex Francoforte ed optare per un 4-3-3. Jadon Sancho, classe 2000, scalpita per un posto da titolare come ala sinistra, mentre il nuovo acquisto Paco Alcacer dovrà fare i conti con un fastidio alla coscia.
In ogni caso, il Dortmund deve trovare la vittoria. In un girone con Atletico Madrid e Monaco – poco incisivo da inizio stagione ma pur sempre temibile – non sono ammessi passi falsi. Dipenderà molto anche dall’altra gara del gruppo A, ma un solo errore potrebbe costare caro. Il Borussia ha bisogno di riprendere fiducia in Europa, per tornare in quel palcoscenico delle grandi che manca da fin troppo tempo.