Francesco Falzarano
“Belgrado mi porta bene, quando sono venuto qui ho vinto due coppe”. Così ha sentenziato Carlo Ancelotti alla vigilia dell’esordio con il Napoli di di quella che è la “sua” coppa. E’ lui l’acquisto di maggior rilevanza dell’estate azzurra, ed è lui l’uomo su cui ADL punta per alzare l’asticella in Champions. Ancora nella mente infatti l’uscita dal girone dell’anno scorso nella massima competizione Europea, e l’addio prematuro all’Europa League. Insomma Ancelotti per la Champions, sarebbe lo slogan, ma la realtà è un pò diversa. Girone duro, durissimo con il Psg e il Liverpool su tutte poi la Stella Rossa. Un Napoli che sta cercando ancora gli automatismi giusti e si trova in quella “fase di mezzo” tra il Sarrissimo e l’Ancelottismo. Una partita da portare a casa senza se e senza ma per i partenopei, superiori per esperienza, forza e qualità, ma cosa troveranno a Belgrado ? Uno degli stadi più temuti d’Europa il “Maracana” di Belgrado, con i tifosi della “Crvena Zveda” “spettacolari” dell’Europa intera. Bisognerà restare concentrati sul match, tenendo ben presente le differenze e la qualità e non farsi prendere ne intimorire dall’ambiente casalingo targato Partizan. Capitolo formazione. In porta tornerà Ospina. Difesa con Hysay, Albiol, Koulibaly e Mario Rui. A centrocampo Hamsik, Allan e Zielinki. Davanti Callejon, Insigne e Milik. Napoli e la Champions, prima tappa Belgrado.