Giandomenico Tiseo
Puntare sull’Europa per ridestarsi. Il Valencia, quartultimo nella Liga Spagnola e senza ancora aver vinto una partita, cerca nella sua casa dell’Estadio de Mestalla la via verso la luce che ancora non si è vista in questo inizio di stagione. Le sole 3 reti siglate, contro le 5 subite in campionato evidenziano le criticità della formazione allenata da Marcelino Garcia Toral che, priva del difensore argentino Ezequiel Garay e dell’ex centrocampista dell’Inter Kondogbia, dovrà fare i conti con le assenze in vista dell’incontro di stasera contro la Juventus (gruppo H).
Gli spagnoli per disinnescare le offensive di Cristiano Ronaldo e soci sfrutterà un solido 4-4-2. La filosofia di gioco di Marcelino è simile a quella di Diego Simeone: grande fase di attesa dietro la linea della palla e rapide verticalizzazioni. In un gioco di rimessa, lontano dalla tradizione iberica, due attaccanti veloci come Rodrigo e Gameiro possono essere letali.
E’ chiaro che i padroni di casa adotteranno un piano tattico del genere, puntando sulla scaltrezza e la velocità di intervento sulle seconda palle per cogliere di sorpresa la difesa bianconera. In questo senso l’uomo capace di innescare le ripartenze del Valencia è senza dubbio Parejo, l’uomo dotato di maggior classe in mezzo al campo e in grado di illuminare la scena con giocate di pregevole fattura.
Un assetto dunque molto solido in cui anche l’effetto Mestallapotrà farsi sentire. La compagine spagnola andrà molto a folate e le rapide verticalizzazioni potranno far infiammare i propri tifosi. Ne vedremo delle belle.