Roma, eclissi al “Bernabeu”…

Posted By on Set 20, 2018 | 0 comments


(di Gianluca Guarnieri) Buio pesto al “Santiago Bernabeu”. La Roma continua nel suo periodo negativo, perdendo male con il Real Madrid campione d’ Europa. I fuoriclasse di Lopetegui sono un ostacolo troppo grande per una squadra giallorossa troppo compassata, smarrita e priva di quella grinta che lo scorso anno le permise di arrivare addirittura in semifinale di Champions, in una sorta di eclissi perdurante dall’inizio di stagione. Madrilisti in versione “monstre” con sugli scudi il trio Modric-Isco-Bale, terzetto di enorme tecnica e rapidità, capaci di non far sentire per niente la mancanza definitiva di Cristiano Ronaldo, da stasera definitivamente dimenticato. Di Francesco ripropone il 4-3-3 con l’inserimento a centrocampo del baby Zaniolo, insieme a De Rossi (uno dei pochi a salvarsi) e Nzonzi,  con El Shaarawy in avanti insieme a Dzeko e Under. Il Real parte subito in maniera perentoria e tra i capitolini si distingue Robin Olsen che salva ripetutamente sugli attacchi di Bale, Isco e Ramos. Sarà proprio Isco a sbloccare il risultato con una punizione micidiale a fine primo tempo, capace di scavalcare la barriera e di beffare Olsen. La Roma è costretta dal furente forcing “blanco” ad arretrare non riuscendo ad alimentare il pressing e andando sovente in difficoltà sulle combinazioni micidiali degli uomini di Lopetegui, sempre pronti a verticalizzare. Nella ripresa la musica non cambia, anche se i giallorossi tentano qualche sortita (Under con Navas bravo a respingere), ma al 56′ il contropiede di Bale, innescato dal lancio perfetto del fenomenale Modric, non concede speranze al portiere della Svezia, infilato per il 2-0 dal micidiale sinistro del gallese. La sberla non sazia i madrilisti che attaccano ancora con ancora Robin Olsen bravissimo nel salvare la porta romanista da un passivo peggiore, rintuzzando i tentativi di Kroos, Asensio e Modric, capaci di geometrie millimetriche e giocate da applausi. La Roma, dal canto suo, non riesce neanche a sfruttare le chance che capitano nella seconda parte di gara, con Navas bravo a chiudere la strada a Kolarov e Dzeko, con Shick che appena entrato non concretizza una buona opportunità sotto porta, e Under che non serve al momento giusto il bomber bosniaco a centro area. Il finale riserva l’ultima amarezza con la rete del definitivo 3-0, firmato da Mariano Diaz che batte l’incolpevole Olsen con una grande giocata e gran botta di destro a giro. In una serata storta in toto, l’unico spiraglio di positività lo riserva il pari delle due altre avversarie di girone, Viktoria Pilzen e Cska (2-2) che stemperano in parte il ko spagnolo. Una magra consolazione. Ora a Bologna domenica serviranno i 3 punti, cercando di dare una sterzata ad una stagione che può complicarsi ulteriormente se non ci saranno segnali di risveglio. E anche rapidi, visto che si può gettare una stagione già nel mese di Settembre .

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