Milan, una fatica del Diavolo

Posted By on Set 21, 2018 | 0 comments


Francesco Morasso

Esordio annuale in Europa League per il Milan, esordio assoluto nelle coppe europee per il Dudelange: i rossoneri affrontano la squadra di Lussemburgo in una sfida piena zeppa di novità. Gattuso, per l’occasione, decide di lanciare in campo tanti volti nuovi, vista la differenza tecnica tra le due squadre: riposano in tanti, diverse le sorprese nell’undici titolare (su tutte, José Mauri e Bertolacci a centrocampo insieme a Bakayoko).

I nove giocatori su undici modificati rispetto alla brutta uscita di Cagliari hanno una triplice finalità: far tirare il fiato a molti, testare gli altri e allo stesso tempo cercare di sfruttare la loro voglia di mettersi in mostra. Per tutta la partita il piano nonfunziona: Milan alla disperata ricerca di un buco per passare, Dudelange chiuso a riccio dietro due linee strette strette. Schnell, il capitano, quello che farebbe l’impiegato al Comune, s’è piazzato addosso a Higuain come una volta. Gattuso, una furia, non è stato zitto un secondo: i suoi urlacci si sentivano fino agli affollati balconi non paganti delle villette a fianco dello stadio.

Il primo tempo rossonero, in particolare, è stato una pena, specie a centrocampo, dove Mauri non ha mai trovato un’intesa accettabile con Bertolacci e Bakayoko. Qualche palla buttata dentro da Castillejo, fischiatissimo per un’evitabile sceneggiata a inizio partita, più un paio di discrete occasioni sprecate di Higuain e Caldara. A proposito: non è onestamente giudicabile l’attesa “prima” dell’ex atalantino, là davanti Turpel, per quanto volenteroso, non era un avversario attendibile. Buono l’impatto di Laxalt, sua la giocata migliore della serata, a inizio ripresa, per Higuain.

Nel corso di questa brutta prima frazione di gioco la differenza tecnica tra le due squadre non si vede: il Milan si affida ai singoli per cercare di sbloccare il risultato, ci prova Higuain da fuori area ma il suo tiro sibila accanto al palo ed esce. Attenzione però a un Dudelange arrembante: in questo loro debutto assoluto i padroni di casa si chiudono bene (a tratti benissimo) e provano a far male in contropiede, senza però risultare pericolosi. Lo 0-0 a fine primo tempo, comunque, vale come una vittoria per i lussemburghesi.

Nella ripresa, poi, l’ottimo Dudelange non riesce a contrastare Higuain e la sua voglia matta di segnare: il Pipita sblocca il match al minuto 59′, risolvendo una pratica che per il Milan si stava complicando in maniera inaspettata. Applausi comunque alla squadra di Toppmoller, che non ha mai mollato.

È difficile, molto difficile farsi trovare pronti quando non si gioca mai. Specie se quelli che non giocano mai vanno in campo tutti insieme. Ciò non toglie che chi sa giocare al calcio non lo dimentica, quindi dovrebbe fare meglio dell’imbarazzante primo tempo in Lussemburgo. Imbarazzante è un aggettivo inflazionato in questa settimana da Cagliari a Dudelange: troppe le mancanze dei rossoneri sotto il profilo delle idee, della qualità, della rapidità e della cattiveria; qualora si fossero cercate risposte positive in termini di valori di singoli e rosa intera è bene soprassedere e ripassare da queste parti in un’altra circostanza. Stasera va preso solo il risultato, il resto non conta, parola di Mister Gattuso.

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