Giacomo Spadoni
Non una partenza esaltante. Il 2-2 di Kharkiv contro l’Hoffenheim spegne l’entusiasmo dello Shakthar nella corsa alla qualificazione, complice anche l’inaspettata vittoria del Lione sul campo del City. Ora il cammino per gli ucraini si complica, e diventa decisivo già il prossimo incontro, a Lione contro l’attuale capolista.
Un pareggio conquistato peraltro solo sul finale, con una conclusione di Maycon che ha pareggiato i conti all’81esimo, e che ha evitato una sconfitta che sarebbe stata sorprendente, ma non del tutto immeritata. Infatti lo Shakhtar ha giocato un primo tempo pessimo, ricco di imprecisioni in fase d’impostazione e debolezza difensiva. Dopo aver subito il gol dello 0-1 non è riuscito comunque a reagire, facendo girare il pallone in maniera sterile, senza trovare soluzioni offensive, ma esponendosi ai letali contropiedi tedeschi. Solo con una grande azione personale del terzino Ismaily gli ucraini sono riusciti a pareggiare, ma solo tre minuti dopo l’Hoffenheim è tornato davanti con un gol da calcio d’angolo – con la grande complicità del portiere Pyatov.
Nella ripresa la squadra di Fonseca ha provato a recuperare, giocando meglio rispetto ai primi 45 minuti, ma comunque senza una chiara idea di gioco. La manovra era lenta, e l’unica soluzione d’attacco era affidarsi al capitano Taison e alle sue giocate – a volte supportate dal connazionale e compagno di fascia Ismaily- che comunque non sono mai risultate davvero pericolose.
Un pareggio che sa di sconfitta per la formazione ucraina, che ha fornito davvero una cattiva e poco concreta prestazione. Complici di ciò sicuramente gli insufficienti e impalpabili Junior Moraes, Bolbat e Marlos, oltre al terzino Butko. Tutta la catena di destra è stata innocua, costringendo agli straordinari Ismaily e Taison, gli unici pienamente sufficienti della squadra di Fonseca. Per ambire al passaggio agli ottavi il mister portoghese dovrà rivedere la sua formazione e trovare una soluzione in più alla manovra, per differenziare le scelte offensive e per alleggerire le responsabilità di Taison, che non può giocare da solo. Servirà maggior supporto degli altri trequartisti e anche un lavoro più convincente del centravanti Moraes: solo ritrovando la qualità di tutti i suoi talenti brasiliani sarà possibile conquistare il secondo posto del girone.