Milan, spauracchio Atalanta a San Siro

Posted By on Set 22, 2018 | 0 comments


Francesco Morasso

I rossoneri non vincono contro gli orobici a San Siro dal 2014. Gattuso prova a cambiare le cose tornando ai fedelissimi.

Se non può essere considerata bestia nera, poco ci manca. Sono quattro stagioni, infatti, che l’Atalanta arriva a San Siro e non se ne va a mani vuote. 2 vittorie e 2 pareggi, giocando quasi sempre con atteggiamento propositivo per fare la partita. Addirittura, probabilmente, si può dire che il bilancio stia stretto ai bergamaschi. L’ultimo successo interno del Diavolo sull’Atalanta risale addirittura al 6 gennaio 2014, quando c’era ancora Massimiliano Allegri in panchina, ora alla Juventus. In quell’occasione finì 3-0, con doppietta di Kakà e gol di Bryan Cristante. In generale, negli ultimi 9 scontri diretti, il Milan ha battuto solo una volta l’Atalanta: 3-1 a Bergamo il 30 maggio 2015.

Nel frattempo, a Milano sono arrivati tanti giocatori da Bergamo. Dopo Giacomo Bonaventura, infatti, questa è la seconda stagione per Franck Kessie e Andrea Conti, anche se quest’ultimo è sempre fermo ai box e se ne riparlerà a fine ottobre; a questi si è aggiunto anche Mattia Caldara. Gennaro Gattuso potrebbe affidarsi proprio a lui, anche se Mateo Musacchio scalpita. Potrebbe essere la prima gara dall’inizio in campionato, dopo l’esordio in Europa League contro il Dudelange. La sfida sarà arbitrata da Doveri.

Ieri a Milanello, defaticante per chi è sceso in campo giovedì sera, per il resto sono quasi tutti a disposizione di mister Gattuso. L’unico dubbio riguarda la difesa: potrebbe essere confermato Caldara appunto in difesa accanto a Romagnoli. Per il resto la formazione è fatta: Calabria a destra e Rodriguez a sinistra; a centrocampo tutto passa dai piedi di Biglia, con Bonaventura e Kessié ai suoi lati. In avanti, infine, spazio al tridente Suso-Higuain-Calhanoglu.

In casa Atalanta dopo il 3-4-3 poco convincente di Ferrara, dove ne ha fatto le spese Rigoni, Gasp torna al solito 3-4-1-2. Pasalic, altro ex del match, appare in vantaggio su Ilicic per ricoprire il ruolo di trequartista alle spalle di Rigoni (in pole su Gomez) e Zapata. A centrocampo Hateboer potrebbe rivedersi a destra, con Gosens a sinistra ed il duo De Roon-Freuler al centro. In difesa, infine, Toloi, Palomino e Masiello.

La partita offre un paio di interessanti spunti di riflessione in chiave rossonera quali: la prova della difesa che escluso Conti, a parere di tutti potrebbe rappresentare il blocco della futura nazionale di mister Mancini ed il miglioramento delle trame dell’attacco titolare per portare in gol il principe dei bomber, quell’Higuain definito da Gattuso come il più forte centravanti del mondo.

Al campo tutte le risposte.

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