Inter, le montagne russe e il fantasma dickensiano

Posted By on Set 25, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

L’ultima l’ha decisa un gol di Brozovic al 94’, quella prima la si è ripresa per i capelli nel secondo tempo dopo esser passati in doppio svantaggio, quella prima ancora la si è persa contro una neo-promossa. L’Inter vive di emotività, di folate di entusiasmo ma anche di momenti di preoccupante stasi fisica e mentale, un’abitudine che può portare ad un’altalena di emozioni avvincente ma che difficilmente può guidare una squadra ad obiettivi di primo livello.

Dall’altra parte del terreno di gioco di San Siro, in questo primo anticipo della 6^ giornata di Serie A, ci sarà invece una Fiorentina subito sotto Juve e Napoli in classifica, una squadra giovane e frizzante, ma anche convincente e pragmatica. Una squadra che quando ha potuto ne ha rifilati 6 al Chievo, che è uscita a testa alta dal San Paolo nonostante la sconfitta per 1-0, che con la Juventus condivide il secondo miglior attacco del nostro campionato (11 reti in cinque gare, Sassuolo a 12) e con la Samp è anche la miglior difesa (3 reti incassate). Nelle montagne russe emotive dei nerazzurri, questa sera non ci sarà spazio per le perdite di quota: il grafico deve rimanere in alto, costantemente in alto, se si vorrà domare l’undici viola.

La statistica – Prima dell’incontro più recente tra queste due squadre, terminato sull’1-1, Inter e Fiorentina hanno dato per 10 volte consecutive vita a partite da over 2,5 (nelle quali sono dunque stati segnati almeno 3 gol). La più scoppiettante di queste è stata certamente il 5-4 del Franchi di due stagioni fa, ma tra le altre ci sono stati anche un 4-2 e un 4-1 per i nerazzurri e un 1-4 in favore dei toscani (da tenere a mente). Nello stesso lasso di tempo solo in due occasioni la vittoria è andata agli ospiti, mentre per otto volte sono stati i padroni di casa a trionfare, statistica confermata anche nelle sfide tenutesi a Milano (quattro vittorie nerazzurre e una viola).

Lo spettrale precedente – Stagione 2015-16, sesta giornata di campionato, la stessa che si aprirà oggi. I nerazzurri sono primi a punteggio pieno, la Fiorentina che si presenta allo stadio Meazza è al secondo posto, solo tre punti dietro la capolista. A quattro minuti dal fischio d’inizio Kalinic sfrutta un controllo imperfetto di Handanovic scippandogli palla, lo sloveno lo atterra e Ilicic trasforma dagli undici metri. Prima dell’intervallo Miranda lascia in dieci i suoi e l’attaccante croato timbra due volte portando i viola sul 3-0; nella ripresa Icardi accorcia ma ancora Kalinic sigilla il punteggio sull’1-4.

L’Inter incasella una serie di pareggi, mentre la Juventus compie una clamorosa rimonta che la porta al suo quinto titolo nazionale consecutivo. I nerazzurri di Mancini, dopo un inizio tanto promettente, terminano al quarto posto, addirittura fuori dalle qualificate per la successiva Champions League. E a riportare coi piedi per terra quell’Inter è stata proprio la Fiorentina, e proprio alla sesta giornata. Oggi la situazione è diversa e gli uomini di Spalletti sono impantanati a metà classifica con soli 7 punti in cinque gare. Ma un po’ come lo spirito del Natale passato fece col signor Scrooge, così il ricordo di quella disfatta casalinga deve metter sull’attenti i nerazzurri: è già successo di sbagliare in questo modo, che non riaccada questa sera.

Il feeling di Icardi – Che l’attaccante argentino avesse un particolare appetito contro la sua rivale lo si è scritto anche prima della partita contro la Sampdoria, è vero. Ma in effetti è proprio con blucerchiati e viola che Maurito si scatena. Il numero 9 ha segnato almeno una rete nelle ultime quattro sfide con la Fiorentina, 10 in totale nelle nove partite in cui la ha affrontata, e nel mezzo ci sono state anche due doppiette e una tripletta. E allora, come settimana scorsa: quale match è più indicato di questo per far sì che l’argentino si sblocchi finalmente anche nella corrente edizione della Serie A?

Probabili formazioni – Il turno infrasettimanale, si sa, è anche quello in cui gli allenatori attuano il più marcato turnover per permettere ai propri calciatori di resistere fisicamente ai ritmi serrati del calcio moderno. Ecco perché, rispetto alle altre giornate, prevedere le formazioni titolari in questo turno risulta notevolmente più difficile, quasi fosse un terno al lotto. Avendo saltato la gara del Ferraris si riprenderà la corsia sinistra Perisic, mentre dietro di lui Asamoah è tra quelli che potrebbero tirare il fiato. A rischio anche i suoi compagni di reparto Nainggolan e Politano, in ballottaggio con Keita e Candreva, e il connazionale Brozovic.

Tra gli ospiti Edimilson Fernandes può far rifiatare Gerson, sempre titolare nelle prime cinque, mentre non si sa cosa aspettarsi dagli esterni di attacco. Possibile che rigiochino Chiesa e Pjaca come nel weekend scorso, possibile che Pioli decida di escludere entrambi per dare spazio a Eysseric e Mirallas, possibile ne scelga uno e uno. Di certo c’è che se Chiesa dovesse partire dalla panchina, in casa Inter nessuno troverebbe alcunché da ridire.

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