Pasquale Pollio
Dopo un avvio di campionato promettente, che aveva lasciato ben sperare tutta la tifoseria, la Salernitana frena bruscamente.
Che il match del Vigorito avesse un coefficiente di difficoltà elevato, visto lo spessore dei Sanniti candidati alla promozione diretta, ne erano consapevoli tutti, ma una disfatta di tali proporzioni non era assolutamente prevedibile.
La goleada subita a Benevento ha lasciato delle scorie nella testa e nelle gambe dei granata che si sono evidenziate anche contro l’Ascoli nel match dell’Arechi.
Per la prima volta, tra precampionato ed impegni ufficiali, il tecnico ha deciso di modificare l’assetto tattico della squadra presentandola in campo con un inedito 4-3-1-2, quindi difesa a quattro ed un trequartista, Di Gennaro, alle spalle delle due punte, ma la modifica non ha sortito gli effetti sperati, anzi la squadra è sembrata in confusione.
La prestazione sotto tono non ha permesso ai granata di conquistare l’intera posta in palio e l’Ascoli è uscito meritatamente imbattuto dall’Arechi.
Il calendario non dà una mano ai ragazzi di Colantuono che sono attesi Sabato da un altro incontro proibitivo in quanto a Salerno arriva la capolista Verona reduce da quattro vittorie consecutive, ma i granata dovranno dimostrare di aver superato il momento di crisi sfoderando una prestazione che riporti il giusto entusiasmo a tutto l’ambiente, e di certo la rosa a disposizione del tecnico può riuscire nell’impresa, a patto di ritrovare lo spirito di inizio campionato.
E’ vero che il campionato cadetto si decide negli ultimi due mesi ma perdere troppo terreno dalla vetta potrebbe avere un effetto psicologico negativo sul prosieguo della stagione.