Nicola Ciacciarelli
Dodicesima vittoria nelle prime tredici giornate per la Juventus che si innalza sempre più su. Stavolta è la Spal di Semplici a soccombere sotto i colpi di Ronaldo e soci. Il 2-0 finale rispecchia fedelmente l’andamento di una gara non stradominata, ma comunque controllata dalla Signora. I bianconeri, con un occhio alla sfida decisiva con il Valencia di martedì, hanno accelerato in rare occasioni, amministrando le energie.
Il match, che non verrà ricordato per ritmi di gioco sostenuti, è comunque risultato interessante perchè ha visto la Juve di Allegri presentarsi con un insolito 4-4-2. A centrocampo Pjanic e Bentancur centrali, con Cuadrado e Douglas Costa sugli esterni. Il brasiliano ha agito a sinistra, trovando spazio sia per raggiungere il fondo, sia per accentrarsi come in occasione del tiro respinto da Gomis e trasformato nel 2-0 da Mandzukic. La presenza in quella zona di Douglas ha costretto Lazzari a schiacciarsi sulla linea di difesa spallina, neutralizzandone la pericolosità in fase di spinta. La mancata presenza di un rubapalloni in mediana ha impedito, inizialmente, alla Juventus di recuperare palla con costanza, lasciando per larghi tratti l’iniziativa ai ferraresi. A fine gara la Spal avrà il possesso palla dalla sua (51% contro 49). Gli uomini di Semplici hanno però il demerito di provare a sfondare in area sfera al piede senza mai cercare le due punte Petagna ed Antenucci con palle alte, magari anche con cross dalla trequarti. Brava la Juve nell’impedire che ciò potesse avvenire, memore del fatto che più della metà dei gol subiti quest’anno sia arrivato da situazioni del genere. Fondamentale il ripiegamento dei giocatori offensivi di Madama. La Juve si conferma come una delle squadre migliori nel giocare dietro la linea del pallone occupando bene gli spazi, conscia di poter far male recuperando palla e sfruttando lo sconfinato talento di Cristiano e non solo.
Capitolo a parte lo merita il portoghese, protagonista anche quando non tocca una grande quantità di palloni. Contro la Spal, più che la giocata personale, allarga il gioco per l’accorrente ala. Lo fa con rapidità e precisione chirurgica dando poco tempo alla difesa ospite di potersi piazzare. E come con il Milan c’è la sua griffe sul risultato finale, ancora una volta con un tocco a ridosso dell’area piccola, da centravanti vecchia maniera. Cristiano aspetta che la partita venga da lui senza avere l’impazienza delle prime giornate. Anche grazie alle sue reti la Juve è sempre più su.