Alessandro Nardi E’ inutile negare quanto, fino a questo momento, la stagione di Zaza, acquisto principe del mercato di Cairo sia stata deludente. Un solo gol, per altro decisivo e per di più a tempo scaduto contro il Chievo, è decisamente troppo poco per un giocatore che, solo due anni fa, giocava l’Europea da titolare. Oggi il centravanti ex azzurro ha la possibilità, l’ennesima, di dare una svolta positiva alla sua stagione. Di fronte avrà il Cagliari, che gli porta indubbiamente fortuna: negli ultimi quattro incroci Siamone ha messo a segno tre gol, quindi non c’è avversario migliore, statisticamente parlando, per ricominciare a riprendere confidenza con la porta avversaria. In realtà non è solo Zaza, ma il Torino in generale ad essere in serie positiva negli scontri contro la squadra isolana. Nelle ultime nove partite in serie A i granata hanno sempre trovato il gol contro i rossoblù (23 in totale), ed è dal novembre del 2013, che i sardi non sconfiggono i piemontesi. Da allora sono state sei le vittorie del Torino, a fronte di un unico pareggio. Inoltre anche il rendimento della squadra di Mazzarri è in trasferta è notevole: imbattuta da aprile dello scorso anno, quest’anno ha messo insieme 10 punti (ed è la squadra col miglior rendimento fuori dalle mura amiche). Alla luce di questi numeri potrebbe essere facile pensare che i granata possano cogliere una facile vittoria, ma i giocatori torinesi, ci hanno già abbondantemente insegnato che non è così. Basti ricordare la clamorosa rimonta subita contro il Bologna per capire quanto sia fondamentale mantenere la concentrazione fino all’ultimo minuto. Proprio sulla concentrazione e la continuità dovrà insistere Mazzarri se vorrà mettere in cascina questi tre punti, che sarebbero fondamentali per la corsa all’Europa League e magari, se si aggiungesse uno Zaza in più, tutto sarebbe più agevole.