Enrico Corsini.
Il primo anticipo della quattordicesima giornata di SerieA si è concluso con il risultato di 2-2 tra la Spal e l’Empoli in una partita nervosa durante la quale i padroni di casa hanno corso il rischio di complicare il loro percorso verso la salvezza. Ia prima problematica da affrontare per analizzare la gara dal punto di vista dei ferraresi è, indubbiamente, la difesa. La Spal non riesce a terminare i 90 minuti senza subire gol dalla trasferta di Roma contro i giallorossi. Da allora hanno incassato ben 13 gol in appena 5 partite, riuscendo a segnarne solo 5 e collezionando 2 punti grazie ai pareggi con Cagliari ed Empoli, appunto. Partiamo dalle responsabilità di Gomis. La rete del pareggio realizzata da Caputo arriva su un magistrale contropiede, orchestrato anche grazie alla complicità della retroguardia estense, che mette l’attaccante dei toscani a tu per tu con il portiere ghanese. Situazione difficile, certo, ma il tiro di Caputo sfila precisamente tra le gambe di Gomis. Sulla rete del 2-0 di Krunic le responsabilità sono minori poichè il tiro arrivato dalla distanza si è andato ad insaccare nel sette sinistro della porta e solo un miracolo avrebbe potuto impedire la rete. Applausi per Krunic ma siamo sicuri che Vanja non meriti un’altra chance? Ora tocca a Cionek. Che dire, un periodo grigio che sfuma drasticamente sul nero. Il polacco si rende, prima, protagonista di un increscioso focolaio accesosi al termine del primo tempo per poi farsi espellere ad appena 4 minuti dalla ripresa del gioco. Pessima influenza sulla partita. Vicari e Felipe fanno la loro, sopreattutto nel secondo tempo, anche se il primo sbaglia nettamente la lettura del passaggio di Krunic per Caputo prendendosi delle responsabilità sul gol. Nella “lista dei peggiori” vanno, poi, inseriti Fares e Petagna. L’esterno sinistro del centrocampo ferrarese perde una marea di palloni, oltre al tempo per effettuare dei giusti passaggi, non azzecca un cross e soffre troppo. Non a caso, intorno al 70° Kurtic, Schiattarella e Missiroli si sono ritrovati addensati sulla fascia sinistra quasi a cercare di risolvere un problema. Andrea Petagna, dal canto suo, è stato quasi evanescente. Il suo gesto di stizza, al momento della sostituzione, la dice lunga. I migliori per la Spal sono stati, senza ombra di dubbio, Kurtic, Lazzari ed i tifosi. Leonardo semplici aveva chiesto il sostegno dei tifosi ed il pubblico del Paolo Mazza ha risposto, prontamente, all’appello. “La gente come noi non molla mai” cantava la curva ovest sull’ 1-2, e Kurtic e Lazzari sono riusciti ad accontentare, almeno in parte, i tifosi spallini. Sembra, dunque, sempre più indispensabile intervenire nel mercato di gennaio per rinforzare una rosa dalla coperta troppo corta. Ora la Spal dovrà affrontare due trasferte in quel di Genova in una settimana. Martedì contro la Samp, in Coppa Italia, e domenica contro il Genoa, in campionato. Resiste la Spal, in dieci, contro l’Empoli. Resiste la tifoseria. Resiste il 13° posto. Resiste Semplici sulla panchina ma sarà necessario ottenre più punti nelle prossime gare per non rendere vana tutta questa resistenza.