Francesco Morasso.
Il Milan batte in rimonta il Parma e si porta al quarto posto in attesa di Chievo-Lazio. Ducali avanti con Inglese, poi le reti di Cutrone e Kessie’ su rigore.
Il Diavolo soffre per un tempo, va sotto ma, nonostante le fatiche di giovedì in Europa League, ha energie e lucidità per rimontare e vincere lasciando l’amaro in bocca al Parma che lascia San Siro recriminando per gli episodi dei due gol rossoneri. “Non limpidi” li definisce D’Aversa, che a inizio ripresa assapora il colpaccio quando al 4′ Inglese di testa sorprende la difesa rossonera e sei minuti più tardi si dispera quando i suoi perdono il pallone da cui nasce il pareggio di Cutrone, protestando perché Calvarese non va a controllare al monitor la posizione di Calhanoglu, giudicata regolare dal Var Valeri. E ancora dal Var al 26′ arriva invece la segnalazione del fallo di mano di Bastoni, che l’arbitro giudica rigore (realizzato da Kessie), senza però convincere l’allenatore del Parma. “Non si capisce ancora quanto deve essere largo il braccio per essere rigore. Ci vuole più chiarezza”, ha notato in conferenza stampa D’Aversa, tradito dalla prova opaca di Biabiany e Gervinho (ko nella ripresa per fastidi muscolari). Festeggiano il Milan e Matteo Salvini, in tribuna una settimana dopo il botta e risposta con Gattuso sulle sostituzioni non effettuate nel pareggio con la Lazio all’Olimpico. Questa volta il vicepremier si è limitato a postare su Instagram i ravioli ai carciofi gustati all’intervallo, e Gattuso ha ribaltato la partita effettuando due cambi: il primo (Borini al posto di Mauri) immediatamente dopo il vantaggio del Parma e il Milan sbilanciato in avanti ha pareggiato in fretta con il tarantolato Cutrone, che ha recuperato il pallone sulla trequarti e poi segnato con un colpo al volo di destro il suo terzo gol in campionato, il primo senza Higuain al fianco. L’altra sostituzione è arrivata nel finale (Castillejo per Suso), per conservare il 2-1 arrivato al 26′, quando Kessie ha riscattato una prova insufficiente segnando il rigore assegnato da Calvarese dopo la segnalazione del Var e il replay al monitor dell’azione di Bastoni, che ha le braccia davanti al corpo in marcatura su Cutrone ed è sorpreso dal mancato colpo di testa dell’attaccante.
Un Milan che più rimaneggiato non si può quindi, regola con pieno merito in rimonta un Parma che aveva vinto 3 delle 6 precedenti partite giocate in trasferta, e si era presentato a San Siro con soli 2 punti di distacco.
Quella di oggi è una vittoria di Squadra con la S maiuscola, di un gruppo che ha saputo ricompattarsi in mezzo alle difficoltà e agli infortuni, in cui ogni elemento chiamato in causa dà tutto quello che ha e alle volte anche di più…persino quei giocatori che pensavi da rottamare, e questa è forse la sorpresa più gradita di tutte.
Ogni più di altre volte va rimarcata la sontuosa prova di un calciatore troppo spesso bersaglio, non sempre a ragione, di pubblico e critica: alzi la mano chi non ha avuto un brivido nel vedere Ignazio Abate schierato centrale in una difesa a 4, lui zittisce tutti con una prestazione impeccabile che legittima in pieno la scelta coraggiosa compiuta dal suo allenatore, sontuosi in particolare alcuni anticipi con perfetta scelta di tempo tesi a stroncare sul nascere le ripartenze gialloblu, promosso a pieni voti.
Adesso il calendario sembra sorridere ma diciamolo piano, testa bassa e pedalare senza tabelle di sorta, i conti verranno fatti solo alla pausa.