(di Gianluca Guarnieri) Nel momento più difficile, la Roma rinasce e ritrova se stessa, contro l’Inter dell’ex Spalletti, in un pari divertente ed emozionante, condizionato dagli errori arbitrali di Gianluca Rocchi. Giallorossi privi di Dzeko, De Rossi, Pellegrini, Fazio, El Shaarawy, con Florenzi spostato in avanti sulla sinistra , Davide Santon impiegato come esterno difensivo destro, mentre Juan Jesus fa coppia al centro con Manolas. La gara vive di rapide fiammate, con il team di Eusebio Di Francesco che ci prova al 15′ con Florenzi imbeccato da Zaniolo, e la respinta di Handanovic, mentre l’Inter tenta di rendersi pericolosa con le incursioni di Icardi e di Keita Balde, neutralizzate da Olsen. La Roma comunque è veloce ed aggressiva, e va vicinissima al vantaggio: azione travolgente di Schick che smarca Florenzi con un colpo di tacco, destro del Capitano di serata e palo pieno alla sinistra di Handanovic. Il lavoro ai fianchi continua e Zaniolo semina scompiglio in area nerazzurra, D’Ambrosio lo aggancia ma Rocchi e Fabbri (addetto al VAR) ignorano l’episodio che cambierebbe tutto il corso della partita. Infatti, pochi istanti dopo i pasticci si ripetono: fallo di Perisic su Zaniolo (uno dei migliori in campo), pallone che giunge a D’Ambrosio sulla destra che è bravo a trovare a centro area Keita Balde e a battere Olsen per l’1-0. Una doccia fredda per i giallorossi, che hanno il pregio di non uscire dalla partita e di rifarsi sotto. Il pericolo per l’Inter lo crea Kolarov con una splendida punizione, ma il fendente dell’esterno serbo è deviato in angolo da uno strepitoso volo di Handanovic che toglie la palla da sotto la traversa. Ripresa e la Roma trova il pareggio: pallone di Cristante per Under, il piccolo esterno turco si fa perdonare il goal divorato contro il Real Madrid martedi scorso ed esplode un terrificante sinistro che lascia Handanovic fermo come una statua del Gianicolo, insaccandosi alla sua sinistra. L’equilibrio dura poco, però: su corner, Icardi vola alto anticipando Manolas e di testa batte Olsen, riportando i milanesi in vantaggio. Una sberla pesante per la squadra della Capitale, che a differenza di altre volte mantiene la lucidità giusta e si riporta nuovamente in parità. Su corner battuto sotto la Tribuna Tevere, il pallone viene toccato con un braccio da Brozovic e stavolta, dopo un consulto con la Var, Rocchi concede il penalty, trasformato con un violento tiro di sinistro da Alexandar Kolarov, per il 2-2 definitivo. Di Francesco prova anche i cambi, ritrovando dopo molto tempo Perotti e Pastore, ma l’ultimo sussulto reale giunge con l’espulsione di Spalletti nel finale (proteste) mandato sonoramente a quel paese dalla Curva Sud. Finisce 2-2, con la Roma in silenzio stampa, e la parola affidata al suo uomo-simbolo Francesco Totti, come sempre opposto al suo ex allenatore. Un match vissuto intensamente, come era da logica previsione.