Giovanni Rosati
“Sarà molto più simile ad una gara di allenamento in settimana che a una partita vera e propria”, ha detto Spalletti nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro il Benevento. Presunzione? Sottovalutazione dell’avversario? Assolutamente no, quello sarebbe il peggior errore possibile per l’Inter e il tecnico di Certaldo lo sa bene. Sembrerà un allenamento perché San Siro sarà completamente vuoto a causa di quei beceri ululati rivolti a Koulibaly lo scorso 26 dicembre, e nessun sostenitore nerazzurro potrà incoraggiare i propri beniamini. Ma sulla massima concentrazione da impiegare in queste situazioni non c’è dubbio, e Spalletti si affida al calcio internazionale per comunicare il messaggio: “In queste partite da dentro o fuori i valori vengono annullati, quindi, dobbiamo vincere e non pensare che sia facile perché abbiamo visto cosa è successo negli altri campionati. In Premier Liverpool, Fulham e Leicester sono uscite con squadre di terza divisione, in Francia, Bordeaux, Psg e Lione sono state eliminate da squadra normalissime”.
E da buon mentore Spalletti dà l’esempio ai suoi escludendo l’impiego di una formazione ‘riserve’, ma dichiarando che scenderà in campo chi meglio si è allenato in settimana e non chi ha giocato meno nel girone d’andata della nostra Serie A. Eppure questa potrebbe esser l’occasione giusta per i vari Dalbert, Ranocchia o Lautaro per dimostrare a Spalletti il proprio valore e soprattutto l’occasione giusta per noi osservatori per valutare la loro prestazione e soddisfare la nostra curiosità. Dalbert è al livello? Padelli potrebbe ancora fare il primo in qualche squadra di Serie A? Ranocchia è solo un personaggio da irridere sul web? Pensate se dovesse decidere proprio lui una gara tirata fino all’ultimo secondo…Appuntamento alle 18.