Oliver Jones
Con la chiusura del girone d’andata la classifica del campionato Spagnolo si presenta spaccata ed ordinata come non era mai apparsa durante la stagione.
La giornata di sabato è stata di importanza cardinale per la corsa alle posizioni valide per l’Europa League e la salvezza. La partita al cardiopalma fra Villareal e Getafe -conclusasi sull’1-2 dopo il rigore sparato alto da Toko Ekambi al 92’, solo tre minuti dopo il gol vittoria di Angel Rordiguez- ha permesso a “los Azulones” di rimanere saldamente al sesto posto in piena “zona Europa”, facendo simultaneamente sprofondare il Submarino amarillo alla penultima posizione alle spalle del Rayo Vallecano, in piena zona retrocessione.
Giocatosi sempre nella giornata di sabato, l’affascinante scontro fra Girona ed Alaves, ha fatto perdere posizioni importanti ad entrambe le formazioni, mantenendole comunque in piena corsa per l’Europa. Apertosi dopo soli 11 minuti da una splendida rovesciata di Stuani la gara è stata definitvamente pareggiata dal definitvo tap-in nella mischia di Borja Baston in avvio di secondo tempo. Dopo una reazione rabbiosa allo svantaggio, l’Alaves ha preferito gestire il pareggio acquisito, manifestando grande rispetto per il Girona, un ottima fase difensiva, e dando l’impressione che la qualificazione in Europa League rappresenti un obbiettivo più concreto della zona Champions, agli occhi dei vertici della squadra Basca.
La giornata di Domenica è stata maggiormente dedicata alle posizioni di vertice, aperta all’ora di pranzo dall’incontro fra Atletico Madrid e Levante. La squadra di Simeone ha offerto una delle migliori prestazioni del mese, riuscendo ad isolare Morales e Roger per tutta la partita. Dopo un primo tempo dominato da indecisioni arbitrali, i Colchoneros sono riusciti a trovare il vantaggio grazie ad un rigore perfetto di Griezmann (per la prima volta in carriera alla quinta rete consecutiva). La squadra della capitale ha dato l’impressione di avere il match sotto controllo per quasi tutti i 90 minuti. L’unico momento di rischio è arrivato al 70’ quando Oblak si è visto costretto a calare la solita parata decisiva in uscita su Morales, scappato in dribbling, per l’unica volta nella partita,a Gimenez. La gara del Wanda Metropolitano ha in conclusione offerto l’ennesima prova di compattezza e cinismo per i Colchoneros, facendo salire in cattedra giocatori come Thomas, Juanfran e Godin lasciando l’infortunio in avvio di Savic come una nota negativa del match
La vittoria ha consentito all’ Atletico di rimanere in scia del Barcellona, e finalmente di staccare di cinque punti il Siviglia, crollato per 2-0 a Bilbao.
La sfida fra le due squadre “rojiblancas” è stata illuminata dalla stella di Inaki Williams. La freccia Basca, lanciata da prima punta al posto dell’infortunato veterano Aduriz, ha dominato la gara con una magnifica doppietta. La prima rete è stata una prova di precisione balistica e controllo palla con l’attaccante basco che ha ubriacato un imperfetto Kjaer rientrando sul destro, prima di far partire un bolide verso l’incrocio dei pali. D’altro canto la seconda rete è derivata da un imbarazzante accelerazione di Williams, che dopo 50 metri di fuga bruciante su Sergi Gomez e Quincy Promes, ha scartato Vaclick per realizzare la rete della giornata. La sconfitta è arrivatainaspettatamente per il Siviglia che si era imposto pochi giorni prima per 3-1 proprio sullo stesso Athletic Club. La squadra di Pablo Machin, ha dato l’impressione di arrivare alla sifda stanca, con valori aggiunti come Sarabia ed Andrè Silva mai realmente in partita.
La sconfitta della squdra Andalusa ha visto Ben Yedder & compagni perdere in modo probabilmente definitivo, terreno dalla vetta, ormai a 10 punti di distanza dopo la vittoria per 3-0 sull’Eibar. Il trionfo dei Blaugrana è arrivato senza eccessivi sforzi, con la squadra Catalana che ha trovato il vantaggio a metà del primo tempo dopo uno splendido “uno-due” fra Suarez e Coutinho (titolare in Liga per la prima volta dal 2 di dicembre) finalizzato alla perfezione dall’attaccante Uruguaiano. La gara è stata poi definitivamente chiusa nel giro dei 7 minuti fra il 53’ ed il 59’ nel secondo tempo grazie alle reti di Messi e Suarez , sempre più capocannonieri (17 gol per La Pulga, 14 per El Pistolero). Il 3-0 , un po’ generoso ai punti, ha testimoniato l’immenso potenziale offensivo del Barcellona, capace di segnare tre reti anche giocando sotto ritmo, in una gara vinta col massimo risultato ottenuto dal minimo sforzo.
La giornata è infine stata chiusa dallo scontro di giornata, che vedeva opposti il Real Betis ed il Real Madrid. La partita si è svolta in modo estremamente peculiare in quanto la squadra di Quique Setien si è schierata con un 4-3-3 invece del solito 3-5-2, mentre l’esatto opposto è successo nello spogliatoio dei Blancos con Santiago Solari che ha trasformato il solito 4-3-3 in un ibrido fra un 3-5-2 ed un 4-4-2 con Nacho Fernandez nella mezza posizione fra il terzino sinistro ed il centrale di difesa e le fasce affidate a Reguillon e Carvajal, con Vinicius affiancato a Benzema in attacco. La gara, aperta in avvio da uno splendido sinistro al volo di Modric da fuori area, è andata sui binari del Real per i primi 45 minuti. Il cambio di modulo ha offerto grande copertura e solidità in cambio del possesso palla, la quale assenza è però stata grandemente sopperita dalle accelerazioni di Vinicius, capace di ribaltare il campo. La situazione si è però complicata con l’infortunio di Benzema, sostituito, dal giovanissimo e debuttante Cristo Gonzalez.(preferito ad un Isco ormai totalmente ai margini dei progetti di Solari) Senza il grande lavoro di raccordo di Benzema, il Real ha iniziato a faticare immensamente in fase di uscita. Non è casuale infatti che nel secondo tempo il Betis ha trovato il pareggio con il gol dell’ex Canales, ed ha messo ripetutamente alle corde la squadra della capitale mettendo a maggior frutto il proprio 73 % di possesso palla. Le speranze di gloria e di sorpasso del Betis sono infine andate in fumo per mano del figliol prodigo Dani Ceballos. Al 88’, quando l’inzerzia del Madrid sembrava ormai persa, Il talento cresciuto in casa, tornato da avversario al Benito Villamarin, ha gelato lo stadio piazzando su punizione un piattone che ha accarezzato il palo di Pau Lopez, prima di infilarsi alle spalle del portiere per la rete che è valsa la vittoria ai Blancos .
Vittoria che oltre ai 3 punti è valsa al Real Madrid il sorpasso sull’Alaves e l’aggancio al Siviglia, rientrando di conseguenza nelle prime quattro posizioni valevoli per la Champions League. Il Betis d’altro canto si ritrova alle spalle del Getafe in settima posizione, l’ultima valevole per l’Europa League, ma ora il fiato delle concorrenti sul collo si fa sentire.
La Liga dunque si presenta, al giro di boa, come strettamente gerarchica con il Barcellona (fortemente favorito) e l’Atletico Madrid in competizione per il titolo, mentre Alaves, Real Madrid e Siviglia si ritrovano in 3 nello spazio di un punto ed in competizione per le 2 posizioni rimanenti per la qualificazione all’Europa che conta.