Giovanni Rosati
L’anticipo serale tra Milan e Napoli non poteva probabilmente decretare un verdetto migliore in ottica Inter. Ora ci sono otto punti di svantaggio dai partenopei e cinque di vantaggio sui cugini rossoneri, ma con una vittoria oggi contro il Torino le distanze si rovescerebbero e ci si porterebbe è più vicini alla terza che alla quinta piazza. Perché questo scenario si realizzi ora tocca però all’Inter, chiamata a battere il Torino in trasferta. L’ultima vittoria contro i granata nella capitale piemontese è arrivata nella stagione 2015-16 grazie a uno dei due gol totali di Kondogbia con la maglia nerazzurra, mentre da allora una volta si è pareggiato e una ha vinto il Toro.
Il grande ex – In realtà in questa partita ce ne sono tre. Tra i Baùscia c’è D’Ambrosio, mentre tra i padroni di casa c’è Ansaldi ma anche e soprattutto Walter Mazzarri. Il tecnico toscano guidò l’Inter dall’estate del 2013 fino al novembre dell’anno successivo, raggiungendo solamente una qualificazione in Europa League attraverso un quinto posto. Esperienza fallimentare? Sì, ma. Perché l’Inter del post-Triplete non ha quasi nulla a che vedere con quella che vediamo scendere in campo oggi, e anche nei punti di continuità si evincono in realtà le grandi differenze tra queste due squadre. Al primo anno di Mazzarri all’Inter arrivò dalla Sampdoria un giovanissimo Icardi, allora solo un prospetto e adesso tra i migliori centravanti in attività. In difesa era invece un pilastro Ranocchia, che adesso è il quarto centrale in rosa con una sola presenza nel 2018-19, oltretutto in Coppa Italia. E quanta differenza c’è nello schierare davanti a Handanovic una linea a tre formata da Campagnaro, Ranocchia e Juan Jesus oppure il duo De Vrij-Skriniar? E tra il ricevere dalla campagna acquisti estiva giocatori come Belfodil, Rolando, Botta e Taider oppure Nainggolan, Politano e i già citati De Vrij e Asamoah?
Toro contro Toro – Per la partita odierna più che mai, le scelte di Spalletti sono difficili da prevedere. Non ci saranno Vrsaljko e Keita, infortunati, ma sono in discussione anche e soprattutto giocatori teoricamente imprescindibili come Perisic o Nainggolan, oltre a Politano che non è al meglio fisicamente. Ecco allora che si crea un’opportunità interessante, quella di vedere El Toro sfidare il Toro. Parliamo ovviamente di Lautaro Martinez, il quale potrebbe giocare sulla trequarti o addirittura in coppia con Icardi in avanti nell’eventualità che Spalletti decida per un inedito 4-3-1-2 con l’esclusione di Perisic.
“Possibili scenari si contendono le nostre vite mentre noi le stiamo lì a guardare”. E l’unico scenario veramente appagante per i nerazzurri oggi sarebbe quello della vittoria.