Vincenzo Boscaino
“È arrivato il momento di battere una big”. Così dice Pioli prima della partita con il Napoli ai microfoni di Sky, una frase che sembra molto più profonda e pensata di quanto possa sembrare. Si, perché Pioli sa che il cammino europeo passa per questa partita, perché una sconfitta oggi metterebbe definitivamente fuori dai giochi i suoi ragazzi ed anche perché la Viola è in un momento positivo e lo si deve sfruttare. Si deve vincere contro una big, e questo è il momento.
Eppure, a pensarci bene, la Fiorentina sa come battere il Napoli. Non dobbiamo neanche andare troppo indietro nel tempo, nella mente di tutti noi è ancora fresca la debacle degli uomini di Sarri al Franchi e l’addio ai sogni scudetto. Quella, sarà per tutti, la partita in cui il Napoli perse il campionato in albergo.
Questa volta però è diverso. La Fiorentina non è cambiata tanto da allora, ma gli avversari sì. E allora ecco che Pioli prova qualcosa di diverso. Un 4-3-2-1 che vede la tecnica come assoluta protagonista. Gerson viene avanzato al fianco di Chiesa sulla trequarti. Pioli vuole giocare fra le linee alle spalle dei centrocampisti partenopei chiedendo ai due trequartisti verticalizzazioni per la velocità di Muriel. Il colombiano può e deve fare male con le sue progressioni palla al piede sfruttando gli spazi che il Napoli concederà alle spalle della difesa.
A centrocampo Veretout è la colonna portante attorno a cui tutto ruota. Dabo e Fernandes le due mezz’ali che dovranno cercare di non far rimpiangere l’assenza di goleador Benassi. In difesa davanti a Lafont una linea a quattro composta da Ceccherini-Pezzella-Hancko-Biraghi.
Questi novanta minuti sono fondamentali per la Fiorentina per misurare la grandezza delle proprie ambizioni. Si, questa partita bisogna vincerla. È davvero arrivato il momento di battere una big.