(di Gianluca Guarnieri) Tutto semplice o quasi per la Roma, che vince a Verona, sconfiggendo il Chievo per 3-0 e raggiungendo la Lazio al quarto posto. Nonostante qualche amnesia nel primo tempo, i giallorossi avrebbero potuto aggiudicarsi il match con un punteggio più alto, visti anche i due pali colpiti nella ripresa. Roma senza Olsen e Manolas, sostituiti da Mirante e Marcano, con De Rossi e Florenzi inizialmente in panchina per poterli preservare in vista del Porto. Arbitra Abisso di Palermo. La squadra di Di Francesco colpisce presto: all’8′ colpo di testa di Nzonzi, difesa clivense che sbaglia posizione e trova prontissimo Stephan El Shaarawy a scattare, intercettare la palla e battere Sorrentino in posizione defilata a destra. 1-0 e rete numero 8 in campionato per l’ex Genoa e Milan, capocannoniere giallorosso. Il 2-0 arriva 10 minuti dopo: azione corale romanista, con Karsdorp che trova Dzeko, spostato sulla destra. Finta deliziosa del bomber bosniaco, che si mette la palla sul sinistro e fa secco in diagonale Sorrentino, totalmente impotente. Dzeko, con la rete di stasera, raggiunge Marco Delvecchio con 83 reti in maglia giallorossa. Dopo il doppio valntaggio il team capitolino ripropone però i vecchi difetti, abbassando il ritmo e calando mentalmente, dando la chance alla squadra di Di Carlo di rifarsi sotto. E’ bravissimo Mirante ad opporsi da campione su un colpo di testa ravvicinato di Djorgevic, in più che sospetto fuorigioco, e Marcano nel contrarre un’incursione di Stepinski. Nella ripresa il colpo del Ko: contropiede di El Shaarawy che trova Dzeko, assist del centravanti per Kolarov che giunge come un treno in corsa. Sinistro bomba del serbo che non da scampo a Sorrentino per il 3-0. Nonostante la rete e l’inchino alla curva, però la contestazione all’ex laziale continua, con tanto di cori come nella precedente partita con il Milan, dimenticando magari le 6 reti in campionato del terzino mancino, tra i più prolifici in Europa. Per il Chievo, in ogni caso, è notte fonda e Dzeko ed El Shaarawy colpiscono due pali che avrebbero dato altri dispiaceri a Sorrentino e ai suoi. C’è il tempo per far entrare Florenzi e De Rossi (per il capitano presenza numero 452 in campionato, raggiungendo una leggenda del calcio italiano come Roberto Baggio), e risparmiare le ultime energie per il Porto. Martedi sera sarà battaglia all’Olimpico, e c’è l’obbligo di fare bene nell’Europa che conta, come lo scorso anno. In fin dei conti anche all’epoca non si credeva ad un cammino così lungo e prestigioso.