Oliver Jones
La rinascita del Real: è questa la tematica principale che si estrapola dalla ventitreesima giornata della Liga. Los Blancos hanno infatti guadagnato o recuperato punti su tutte le proprie dirette concorrenti. Il Real, di conto suo, ha potuto accedere alla gloria riservata ai vincitori del Derby di Madrid. La partita più attesa di Madrid ha visto Solari recuperare il classico tridente di centrocampo che fece le fortune di Zidane. Il solidissimo terzetto composto da Casemiro, Modric e Kroos è tuttavia stato affiancato sulla fascia sinistra da Reguillon e Vinicius. La mossa tattica sembra quasi voler simbolicamente confermare quel mix fra l’esperienza e la classe della vecchia guardia e la freschezza dei giovani in piena ascesa, che Solari vuole rendere il punto di forza del proprio Real. D’altrocanto, il Cholo Simeone ha sorprendentemente lasciato in panchina Rodri, prediligendo un centrocampo meno tecnico e più fisico schierando Thomas e Saùl. La gara è stata sbloccata dopo un quarto d’oro da una rovesciata di Casemiro, lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia avversaria. L’ Atletico ha saputo reagire trovando la rete del pareggio dopo 10 minuti grazie a Griezzman. Il Francese, lanciato in campo aperto da Correa alle spalle della linea difensiva alta del Real, ha dimostrato grande freddezza nella rete del pareggio trafiggendo con un colpo di biliardo Courtois fra le sue gambe. Gli uomini di Solari non si sono lasciati perdere d’animo. Il ritorno al completo del centrocampo si è fatto sentire, con i Blancos che hanno mantenuto i controlli dei ritmi della gara per tutta la partita. Un dominio territoriale che ha dato i propri frutti al quarantaduesimo, quando Vinicius, andato via a Gimenez con una facilità irrisoria, conquista il calcio di rigore trasformato da Ramos per il secondo vantaggio degli ospiti. Il secondo tempo è stato aperto dopo pochi minuti dal pareggio di Morata (unico acuto di un debutto blando per l’ex Chelsea)annullato per fuorigioco dalla decisione del Var, facendo scaturire l’ira del Wanda Metropolitano. Deprivato per millimetri del pareggio, l’Atletico Madrid non è stato più capace di creare pericoli nonostante i cambi offensivi (Vitolo, Rodri e Kalinic) operati dal Cholo. Con l’ Atletico disperato di trovare il pareggio si sono aperti grandi spazi per le frecce del Real, come quello sfruttato nella rete finale da Gareth Bale. Il Gallese, lanciato in contropiede dal solito Modric, ha firmato il terzo gol del Real con un preciso diagonale rasoterra che ha di fatto chiuso la partita. La disfatta casalinga dei Colchoneros è stata infine aggravata dall’espulsione negli ultimi minuti di Thomas Partey. La gara ha sancito la sesta vittoria nelle ultime sette partite per gli uomini di Solari e la seconda sconfitta consecutiva per quelli di Simeone (che potrebbe risultare fatale per le speranze di titolo) marcando così i periodi di forma opposti delle due squadre oltre che il sorpasso del Real sui rivali
cittadini, valso il secondo posto in classifica. Il Real si è così non solo riportato in seconda posizione, ma ha perfino accorciato sul Barcellona, uscito con un solo punto dalla propria trasferta di Bilbao. La sfida fra la squadra Blaugrana e l’Athletic ha prodotto un giusto pareggio dal risultato bugiardo. Le due squadre si sono infatti sfidate apertamente creando molteplici palle gol, senza però riuscire a spedire nessuna di esse in fondo alla rete. Durante il corso dei 90 minuti il Barcellona è apparso dipendente dalle accelerazioni di Messi e Coutinho offrendo una fase offensiva un po’ estemporanea, sporcata dalle varie imprecisioni di Vidal e Suarez. Difensivamente le grandi prestazioni di Piqué e Ter Stegen hanno invece limitato i danni, con il portiere tedesco risultato decisivo in più di occasione contro Williams e Susaeta. Il pareggio del San Mames è il secondo consecutivo per i Blaugrana, che, nonostante la posizione di relativo agio a + 6, ora sono chiamati ad un brusco risveglio se non vorranno ulteriormente complicare la corsa al titolo. La corsa alla Champions League è invece stata riaperta dall’ennesimo flop del Siviglia. La squadra Andalusa si è resa protagonista di una partita surreale che l’ha vista andare sotto 0-2 contro l’Eibar, subire l’espulsione di Banega, per poi recuperare la partita negli ultimi 5 minuti con un uomo in meno grazie alle reti dei soliti Ben Yedder e Sarabia. Gli uomini di Pablo Machin hanno così dimostrato grande cuore ed animo, evidenziando tuttavia dei visibili problemi nella costruzione della manovra. I 2 punti persi, inoltre, hanno un peso specifico non indifferente sulla squadra di Siviglia dato che hanno permesso ad il Getafe e l’Alaves (vittoriose sul Celta Vigo ed il Levante)di riportarsi a meno 2 dal quarto posto, oltre che ad allungare sulla settima posizione del Betis (sconfitto dal Leganes) il Valencia e la Real Sociedad (autori di un blando 0-0 nella partita che le ha viste opposte). In conclusione la ventitreesima giornata della Liga ha marcato il rinascimento Blanco ed una battuta d’arresto per tutte le altre. Il Real Madrid, come spesso accade, sta risorgendo dalle proprie ceneri ed acquisendo il massimo stato di forma proprio con il ritorno della Champions. La Liga è avvisata, e le grandi dovranno reagire in fretta alle loro crisi.