Giandomenico Tiseo
Ammettiamolo, c’era da aspettarselo. Andare a Torino ed affrontare una Juventus motivata, nonostante l’impegno di Champions League, era impresa ardua. Del resto, il 24° turno del campionato di Serie A riservava questo al Frosinone. Il ko è arrivato, un 3-0 che non ammette repliche, firmato da Paulo Dybala, Leonardo Bonucci e da Cristiano Ronaldo. Ci può stare ed era da mettere in conto. I gialloazzurri venivano dall’impresa di Genova, con il successo esterno griffato da una rete di Daniel Ciofani. Una vittoria che ha risvegliato la fiamma della speranza salvezza, non solo per il risultato pieno ma anche per lo spirito messo in campo.
All’Allianz Stadium un passo indietro? No, semplicemente la Vecchia Signora è più forte della Samp e i suoi campioni hanno dato libero sfogo al loro talento. Una partita nella quale Raman Chibsah ha rappresentato l’emblema del paradosso ciociaro: il centrocampista ha primeggiato nella statistica delle palle recuperate ma anche di quelle perse. Una partita da tutto e il contrario di tutto, dagli amari zero punti all’accettazione dell’inevitabile. Il Frosinone di fatto si trova -2 dalla quota salvezza però affronterà un’altra grande, stavolta tra le mura amiche dello “Stirpe”. Ci si riferisce alla Roma di Eusebio Di Francesco, compagine con tanti giovani di talento, in grado di estasiare ma anche di deprimersi con estrema rapidità.
Altra sconfitta che ci potrà stare? Può darsi, perché tutto vorrebbe portare i canarini al confronto con il Genoa a Marassi, il 3 marzo. Tuttavia, conoscendo la filosofia di Baroni, “il ci può stare” non è contemplato e già nella propria casa, ancora a secco di vittorie in campionato, il Frosinone cercherà di gettare il cuore oltre l’ostacolo e magari sfruttare i passaggi a vuoti dei giallorossi. Il tecnico ex Benevento punterà su quello, confidando sull’animus pugnandi e la garra ciociara perchè questi ci dovranno stare.