(di Gianluca Guarnieri) Disastro Roma. La squadra giallorossa mette in scena uno spettacolo tremendo (l’ennesimo…) per i propri tifosi accorsi a Ferrara, perdendo il match contro la Spal, che non vinceva in casa dal 17 settembre scorso. Gli emiliani di Semplici si dimostrano la bestia nera dei Capitolini bissando la vittoria dell’andata, con i capitolini sempre in difficoltà con le cosiddette “piccole”, incapaci di creare una trama di gioco sufficiente. Pesa sicuramente sul risultato l’arbitraggio di Gianluca Rocchi, che sbaglia tutto il possibile non espellendo Cionek nell’episodio del rigore trasformato da Perotti, e concedendo il penalty ai padroni di casa, per un fallo inesistente di Juan Jesus su Petagna. Rocchi a parte, la Roma perde il bandolo della matassa già dai primi minuti con tantissimi errori in costruzione, arrivando sempre seconda sul pallone. Non c’è la reazione giusta al goal del vantaggio di Fares, con lo spallino che realizza di testa anticipando Karsdorp che, colpevolmente, gli dà le spalle non accorgendosi della presenza avversaria. Sia dal punto di vista tecnico-tattico la squadra di Ranieri non riesce a creare nulla con Kluivert impalpabile, Nzonzi e Cristante impacciati e con il team d’attacco Dzeko-Schick slegato e senza intesa con il bosniaco sempre più nervoso. Nella ripresa Ranieri ha tentato il doppio cambio, togliendo Kluivert e El Shaarawy (cambio forse affrettato) per Zaniolo e Perotti. Proprio il numero 8 argentino trova il pareggio su rigore, procurato da Dzeko per un fallo di Cionek. Il pari però dura pochissimo con Rocchi che concede il penalty per un fallo di Juan Jesus su Petagna. Il contatto è inesistente tra il centrale brasiliano e l’attaccante emiliano, ma Rocchi ignora il Var mantenendo la decisione. Dagli 11 metri Petagna non sbaglia. Dopo il 2-1 la reazione romanista è debole. Le uniche occasioni le procura Dzeko con iniziative personali, sfiorando il pareggio, vanificato da una grande parata di Viviano. Troppo poco. Un brutto pomeriggio che può portare a salutare definitivamente l’obiettivo Champions, portando ad un inevitabile ridimensionamento per la prossima stagione.