Vincenzo Boscaino
Questa volta è finita, è finita per davvero. Una Fiorentina stanca e con i remi in barca si autoesclude dalla corsa per l’Europa, rimedia una brutta figura e fa crollare il morale sotto i tacchi. Novanta minuti che ci hanno detto che così non va, per arrivare in finale di coppa Italia serve altro.
Si possono capire le assenza con Veretout e Edmilson, ma la Viola ha offerto una prestazione troppo sottotono. “La verità è che non abbiamo giocato una partita al nostro livello tecnico, soprattutto nel primo tempo a favore di vento.” Il tecnico poi continua ponendo l’accendo sull’obiettivo mancato e sull’incertezza del futuro: “è inevitabile che alla fine del contratto, dopo due anni di lavoro insieme, ci incontreremo con la società e metteremo sul piatto situazioni positive e negative”.
Nota positiva della serata il solito Chiesa. Non si arrende, lotta su ogni pallone e cerca di accendere la luce nel finale. Non sappiamo come la Fiorentina riuscirà a trattenerlo dagli assalti delle big europee, ma la Viola del domani non può che ripartire da lui.
I 37 punti in classifica sono un bottino troppo povero. Questo gruppo, questi giovani, questi uomini, potevano e dovevano fare di più. A fine dell’anno scorso dopo la tragedia di Astori, la Fiorentina ci aveva illuso di avere una squadra compatta e unita, che poteva far fronte a tutte le difficoltà. Cosi non è stato. Troppo inesperti per pressioni cosi forti, l’audacia e la freschezza non sempre portano lontano. E l’abbiamo visto, forse serviva altro.
Adesso testa alla coppa Italia, l’unico obiettivo rimasto. Tutta Firenze ci crede, perché se è vero che il campionato è finito, il sogno di alzare una coppa è ancora lì avanti a noi.