Nicola Ciacciarelli
Joao Cancelo è arrivato la scorsa estate a Torino per una cifra attorno ai 40 milioni. Il mancato riscatto dell’Inter diede l’opportunità alla dirigenza juventina di poter lavorare con il Valencia per l’arrivo a titolo definitivo del portoghese in bianconero. Arrivo facilitato, non poco, dall’intermediazione di Jorge Mendes, lo stesso che ha tessuto le trame dell’affaire CR7.
La stagione dell’ex interista è stata tutt’altro che fallimentare, ma comunque costellata di troppi alti e bassi. Partito con il piede sull’acceleratore, Joao si è pian piano limitato a far vedere solo sprazzi della sua forza. Le perplessità maggiori sono sorte sulla tenuta difensiva del portoghese. Non è un caso se Max Allegri gli ha preferito, in alcuni frangenti della stagione, Mattia De Sciglio. Meno dinamico, meno ”dirompente”, ma più attento tatticamente e meno incline a sbavature in fase di copertura.
Otto assist ed un gol (all’Olimpico con la Lazio) in 34 presenze tra campionato e coppe. L’impressione è che le potenzialità di Cancelo siano enormi, talvolta devastanti, ma che il problema del ragazzo sia quello di riuscirle a sfruttarle solo con ampi spazi a disposizione. Un problema, che Joao sopperisce spesso con la grande tecnica a disposizione.
Il nativo di Barreiro è senza dubbio il giocatore con, al momento, più ”mercato”. Ben avviata la trattativa con il City. Dovesse andare in porto l’affare con i citizens, intorno ai 60 milioni, la Juve avrebbe l’opportunità di non creare una minusvalenza. Fattore importantissimo. L’assenso di Cancelo c’è. Il ragazzo non è scontento della Juve, ma è consapevole che in Premier, campionato meno tattico del nostro, le sue caratteristiche verrebbero ancor più esaltate. Tutto pronto, o quasi. Manca il sì del nuovo allenatore…