di Paquale Pollio
Ieri la Salernitana giocava la partita che valeva una stagione, perché la vittoria con il minimo scarto dell’andata, non metteva al riparo i granata da spiacevoli sorprese, per il match Menichini recuperava alcuni degli infortunati, ma doveva rinunciare a Jallow, che accusava un problema muscolare nel riscaldamento pre gara, ed il suo 4-3-3 risultava essere di contenimento, visto che al fianco di Djuric si sistemavano Andrè Anderson e Casasola.
Il match, già complicato di per sé, prendeva una piega pericolosa quando, con i granata già sotto di un gol Minala si faceva espellere, era solo il quarantacinquesimo, e la Salernitana aveva l’obbligo di rimontare stando attenta a non subire il secondo gol che l’avrebbe condannata alla retrocessione, ma nonostante l’inferiorità numerica la situazione non si sbloccava, grazie alla prova di carattere di tutto il gruppo che resisteva all’assedio veneto, e così si arrivava alla “lotteria” dei rigori, che premiava i ragazzi di Menichini.
Al termine dell’incontro, in Mixed Zone, il Patron Lotito intervistato ai microfoni di 696TV, si assumeva la responsabilità degli errori commessi, anche se rimarcava che l’ambiente ostile era stato una delle cause della disastrosa stagione dei granata, concludendo che “ora però c’è bisogno di un cambio di marcia”.
In verità l’ambiente, dopo i festeggiamenti per il centenario granata, sarebbe felice se il “cambio di marcia” auspicato dal Patron, diventasse una marcia indietro, con Lotito e Mezzaroma lontani da Salerno