(di Gianluca Guarnieri) “E’ un onore essere qui e sono orgoglioso. Voglio ringraziare tutto il popolo granata. Non avevo avuto l’occasione, e lo faccio qui”. In una sala stampa del centro sportivo ” Fulvio Bernardini” stracolma, Gianluca Petrachi fa il suo esordio quale Neo Direttore Sportivo della Roma. Abbronzato, giacca chiara e con una grinta evidente, introdotto dal Ceo giallorosso Guido Fienga, Petrachi non si è certamente nascosto. Un esordio all’insegna della chiarezza e del pragmatismo, per oltre 50 minuti. In primis il feeling immediato con Paulo Fonseca, allenatore del nuovo corso romanista: “mi ha stregato il suo calcio e la sua determinazione- ha detto l’ex dirigente torinista- volevo prendere un suo giocatore allo Shakhtar e sono rimasto impressionato dalla sua visione tattica. Non è un integralista ma è molto elastico, ha una mentalità offensiva che si rispecchi nella mia. Credo che potrà dare questo tipo di mentalità alla Roma”. Capitolo attaccanti: Edin Dzeko e Gonzalo Higuain il primo in uscita e il secondo con la possibilità di indossare la maglia giallorossa: “ Se un calciatore non vuole restare più deve presentare con la squadra che lo vuole, che offra il giusto e poi può andare. E’ la società che sceglie e noi non ci faremo strozzare da nessuno. Higuain è un calciatore indiscutibile e se Dzeko andasse via potrebbe far veramente comodo. Contano le motivazioni e il primo a crederci deve essere lui. Qui potrebbe ricalcare le orme di Batistuta. Non mi piace portare persone con la pancia piena. El Shaarawy? Io lo vorrei trattenere, ma non vorrei competere con i soldi della Cina. Se lui vuole andare perché lì lo riempiranno di soldi e trovando il sostituto all’altezza, non lo tratterrei a forza”. Un pizzico di polemica su Niccolò Zaniolo fresco ventenne: “ Ha iniziato bene ma ha avuto poi un calo nel finale. Non dobbiamo mitizzare chi ha 15 partite in serie A. Lui deve restare con i piedi per terra- ha continuato il dirigente salentino”. Ha qualità da Top, però deve stare con i piedi per terra. Ovviamente le “cazzate” a vent’anni le fanno tutti”. Petrachi chiude il discorso su Barella e l’eventuale ritorno di Strootman: ” Non l’ho contattato. Andrà all’Inter. Non voglio forzare i giocatori. Lo trovo sbagliato. Su Strootman, si fanno molti discorsi su giocatori in uscita. C’è stata un’idea ma è una cosa remota”. In conclusione, Petrachi si è soffermato sul neo Capitano Alessandro Florenzi: ” Florenzi è il Capitano. Lui per la Roma può dare la vita. Io mi lego ai calciatori che hanno il senso di appartenenza. Sai quanti ne ho visti di quelli che baciavano la maglia in campo, e poi, negli spogliatoi chiedevano di essere ceduti. Non mi piacciono quelli che fingono di avere il problemino fisico. Se qualcuno fa il furbo o il fenomeno, si ferma qui”, ha concluso il dirigente romanista.