Nicola Ciacciarelli
La Juve del nuovo corso firmato Maurizio Sarri (fuori causa polmonite) esordisce vincendo a Parma. Solo 1-0, anche se i bianconeri nel primo tempo hanno fatto vedere un più che discreto gioco.
Al Tardini va in campo la Juve allegriana. Matuidi e Khedira, dati per partenti a giugno, sono regolarmente in campo dall’inizio. Mentra in difesa De Ligt parte dalla panchina e in attacco la presenza di Higuain al posto di Dybala non può essere considerata una novità. Il Pipa si dimostra in palla e ideale per duettare con CR7 lì davanti. I due si trovano e sembrano complementari tra loro, con l’aiuto del ritrovato Douglas Costa.
La Juventus prende subito possesso della metà campo avversaria, costringendo Gervinho ad abbassarsi. L’ivoriano partendo da più lontano è meno pericoloso e più facilmente arginabile. I bianconeri hanno nel recupero palla, pressochè immediato, la loro arma migliore e mantenendo un baricentro alto per tutti i primi 45 minuti creano diversi pericoli dalle parti di Sepe. Dagli sviluppi di un corner arriva la rete decisiva. Il Tiro di Alex Sandro è deviato volontariamente in rete da Chiellini che fa 1-0 al 21′.
Preziosa la gara di Pjanic. Il bosniaco è centrale nel gioco di Madama come vorrebbe mister Sarri e grazie alle sapienti doti tattiche recupera diversi palloni importanti dando la possibilità alla Signora di ”brekkare”. Miralem completa 84 dei 92 passaggi effettuati e vince 5 confronti diretti con gli avversari.
La ripresa vede un Parma più coraggioso ed intraprendente, soprattutto grazie alla maggior spinta di una delle due mezzali (Barillà) e una maggior occupazione degli spazi in area avversaria. La Juve cala vistosamente, Khedira su tutti (sostituito da Rabiot), faticando nell’ultima parte di ripresa a tener palla. La squadra si allunga e qualche errore di troppo in fase di impostazione procura brividi al popolo bianconero. Ma i campioni d’Italia si mostrano attenti e d’acciaio in fase di non possesso e si regalano tre punti, seppur con l’affanno finale. Da Vecchia Juve.