Roma, una difesa sotto accusa…

Posted By on Ago 26, 2019 | 0 comments


(di Gianluca Guarnieri) Roma-Genoa finisce 3-3 e per il team di Paulo Fonseca resta un profondo senso di amarezza. La sua squadra, nel debutto in casa segna 3 reti ma si fa rimontare per ben tre volte, denotando troppi problemi nella fase difensiva, con buchi ed incertezze che in campionato pesano ed anche tanto. Dietro, la coppia Juan Jesus e Fazio non rappresenta la scelta più azzeccata per le visioni tattiche del Mister portoghese e forse la prova di questa sera rappresenterà una spinta in più per il DS Petrachi nell’ operare ulteriormente sul mercato, aperto fino al 2 settembre. Andando alla partita, Fonseca ha messo in campo 10/11esimi di uomini presenti lo scorso anno, con il solo “nuovo arrivo” Pau Lopez tra i pali, e i vari Mancini, Veretout, Diawara in panchina. La Roma in apertura parte forte e trova rapidamente il goal: al 6′ azione di Under, servito da Dzeko, dribling secco e saetta di sinistro del piccolo attaccante turco che va ad insaccarsi in rete, per l’1-0. Il vantaggio potrebbe dare energia ed entusiasmo ai giallorossi, che sfiorano il raddoppio con Under, ma invece sorprendentemente porta il pari al Genoa: al 16′ cross di Criscito per Romero, che fa sponda a Pinamonti che tutto solo brucia Pau Lopez di sinistro, trovando il pari. Edin Dzeko è in grande forma e lo mostra al 30′ con un’ azione personale in area genoana: il bomber bosniaco entra da sinistra, salta vari difensori e batte Radu con un bellissimo destro in diagonale, sullo stile di Totti, Voeller e Balbo, nel passato. Un goal da leccarsi i baffi e una prestazione altissima per il numero 9, tornato nel cuore dei propri tifosi dopo il prolungamento del contratto. Una rete che dovrebbe portare la spinta inerziale necessaria per la vittoria finale, ma ciò non accade. Al 43′ altro errore difensivo di Fazio nell’occasione, Pinamonti si presenta in area subendo l’entrata scoordinata di J.Jesus, in ritardo. Per Calvarese è rigore e dagli undici metri trasforma il capitano rossoblu Criscito di sinistro, nonostante il tentativo disperato di Lopez che tocca il pallone ma non riesce a deviarlo adeguatamente. 2-2. Ripresa e ancora una volta gli uomini di Fonseca rialzano la testa: ci pensa Kolarov, al 49′: una punizione splendida che supera Radu, con la sfera che varca la linea di porta, per il 3-2. Un 3-2 che sembra definitivo ma non è così: al 70′ palla dalla destra, difesa troppo lenta nel contrastare Kouame, bravo a superare Lopez con un bellissimo tuffo di testa da breve distanza. E’ il 3-3 e stavolta è definitivo. Fonseca inserisce Pastore (ancora una volta impalpabile “El Flaco”…) e il neo acquisto Zappacosta ed è proprio l’ex Toro e Chelsea a sfiorare la rete della vittoria, con Dzeko che serve Pellegrini, bravo nel rimettere in mezzo. Pallone deviato da Radu, e che giunge proprio a Zappacosta, ma il numero 2 liscia la palla invitante da pochi metri. E’ ultima occasione, in un pari amaro come il fiele. Ora domenica la Lazio e il derby, reduce da un colpaccio a Genova con la Samp. Forse l’avversario peggiore, per l’occasione. O forse no, paradossalmente parlando. Ma è chiaro fin da ora quanto sarà importante l’ultima fase di mercato (manca una settimana alla conclusione) per poter, obbligatoriamente, puntellare il reparto arretrato. C’è tutta una stagione da disputare.

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