Giacomo Nannetti
“Per un allenatore andare in panchina e partecipare agli allenamenti è vita” così Sarri ha aperto la sua conferenza, dimostrando quanto il campo e il sapore dell’erba gli siano mancati in questi giorni di stop forzato. L’avventura in bianconero del tecnico toscano, anche se lui stesso ha ribadito di essersi sentito più che presente nelle prime due gare, comincia proprio da Firenze, territorio di origine della sua famiglia. In più, oltre che rappresentare un incrocio suggestivo per Sarri, questa partita non può assolutamente essere considerata come le altre. Fiorentina-Juventus è da sempre la madre di tutte le partite per il popolo viola, che ogni anno punta moltissimo su questo singolo match, nella speranza che oltre ai punti possa dare anche un’iniezione di fiducia fuori dal comune a tutto l’ambiente. Per quanto riguarda la formazione juventina non ci saranno grandi stravolgimenti visto il pensiero di Sarri:” Siamo in una fase nella quale la squadra deve trovare un’identità di gioco forte e quindi è più difficile fare delle rotazioni”. In sostanza l’allenatore bianconero in questo momento ha bisogno di certezze, che gli vengono garantite soprattutto dall’undici utilizzato in questo inizio di stagione, infortuni a parte. I campioni d’Italia dovrebbero scendere in campo quindi con il consueto 4-3-3. In porta andrà Szczesny. Difesa a 4 con Bonucci e de Ligt in mezzo e la coppia verde-oro sulle corsie formata da Danilo e Alex Sandro. In mediana Pjanic avrà ancora le chiavi del centrocampo, reparto che verrà poi completato da Khedira e da uno tra Matuidi e Rabiot. Ecco sostanzialmente questo è l’unico dubbio di formazione che verrà sciolto a ridosso del match, in cui il neo arrivato sembrerebbe essere leggermente favorito sul numero 14, anche se si sa che rinunciare all’intelligenza tattica e alla grinta di Matuidi è sempre molto difficile. In avanti ci sarà l’unico imprescindibile di questa quadra a detta di Sarri ovvero CR7, assieme a Douglas Costa e Higuain. Il brasiliano, che oggi festeggia il suo 29esimo compleanno, cercherà di dare continuità al suo strepitoso avvio di stagione, magari confezionando altri assist al bacio, o chissà gonfiando anche la rete. Una menzione a parte va assolutamente fatta per Gonzalo Higuaìn, che da quando è in Italia ha colpito la fiorentina per ben 6 volte, ed anche oggi vorrà sottolineare che, lui sì, è la bestia nera della Fiorentina. Chi invece dovrà ancora attendere e siederà di nuovo in panchina è Paulo Dybala, in attesa di spazio che avrà sicuramente o a gara in corso, o nelle prossime gare. Infine non convocato Mandzukic, che tra una voce di mercato e l’altra sembra sempre meno concentrato sulle dinamiche bianconere.