Giovanni Rosati
Quinta partita in due settimane per i nerazzurri, che nel giro di ulteriori sette giorni ne disputeranno altre due. La stanchezza è sicuramente un tema, inutile nasconderlo. Non lo ha fatto neanche Conte dopo il 2-2 con il Parma, prima di riproporre a Brescia praticamente gli stessi uomini di sempre. Mercoledì ci sarà però una partita fondamentale come quella di Champions League contro il Borussia Dortmund, e così ci stupirebbe non vedere qualche pezzo grosso rifiatare a Bologna in questa 11^ giornata di Serie A. Oltre alla possibile staffetta Biraghi-Asamoah, c’è il solito Bastoni a poter dar tregua a uno dei tre centrali difensivi, ma soprattutto ci sono Politano ed Esposito a premere per una maglia in attacco. Lautaro e Lukaku si sono dimostrati imprescindibili di recente, dividendosi praticamente a metà il peso realizzativo della squadra, ma sarebbe logico aspettarsi che almeno uno dei due possa tirare il fiato contro i felsinei.
Quella del Dall’Ara, nel recente passato, è stata una sfida che ha spesso sorriso ai meneghini. L’Inter non perde in casa dei rossoblu addirittura dalla stagione 2001/02, quando la rete nel finale di un giovane Seedorf non bastò a recuperare il doppio vantaggio casalingo firmato da Pecchia e Zauli. Da allora, sono arrivate 11 vittorie e 3 pareggi. Eppure, sarebbe un errore sottovalutare la sfida. L’ultimo precedente tra queste due squadre parla infatti di una sconfitta a San Siro per l’Inter, punita dall’incornata di Santander.
Come successo nel weekend, poi, i nerazzurri giocheranno prima della Juventus, con la quale duellano per la testa della classifica. Sarà quindi importante non sbagliare e mettere così pressione all’avversario, che quest’anno è parso meno infallibile rispetto alle ultime stagioni. La corsa è con sé stessi: l’Inter deve puntare a vincerle tutte. Così ragiona chi vuole tornare a cucire il tricolore sulla propria maglia.