di Giuseppe Porro
L’Italia che si è qualificata con due turni d’anticipo, ha comunque onorato l’impegno vincendo le due gare restanti, ed andando a stravincere il girone J realizzando 30 punti, frutto di 10 vittorie in altrettante gare, siglando la bellezza di 37 reti subendone solamente 4; tanta roba anche se il girone potrebbe sembrare “facile”: Finlandia; (seconda classificata proprio ai danni di bosniaci e greci) Bosnia Erzegovina; Grecia; Armenia e Liechtenstein non sono avversari da togliere il sonno la notte, specialmente agli azzurri che almeno per blasone e nome sono nettamente superiori. Ora, terminata la fase a gironi, il prossimo 30 novembre si farà sul serio in chiave sorteggi (dove mancheranno le compagini che dovranno giocarsi gli spareggi), ma analizziamo tutto nell’insieme.
Italia
l’Italia ha vinto e convinto con molti meriti, innanzitutto l’idea di gioco di Mancini che è pur sempre un tecnico bravo e preparato, il numero 10 ha spazzato via il grigiore e la malinconia che erano di Ventura e della sua nazionale, facendo di gioco; idee e vittorie il suo credo. Lo score del tecnico di Jesi recita parecchi record (superato il CT Pozzo, collezionando 11 vittorie di fila) ma adesso arriva il difficile, si parte da Bucarest il 30 novembre prossimo con il sorteggio dei sei gironi da quattro squadre ciascuna, che vede già 20 delle 24 protagoniste divise in quattro fasce. Le ultime quattro usciranno dai playoff di Nations League che si disputeranno a marzo, con sorteggi venerdì prossimo, le quattro qualificate finiranno automaticamente in quarta fascia. Ma vediamo le compagini qualificate: Italia; Inghilterra; Belgio; Ucraina; Spagna e Germania (1ª fascia). Francia; Svizzera; Crozia; Polonia; Russia e Olanda (2ª fascia). Portogallo; Turchia; Danimarca; Austria; Svezia e Repubblica Ceca (3ª fascia). Finlandia e Galles (4ª fascia).
La meglio gioventù
La forza della nazionale del Mancio, è comunque la meglio gioventù, un gruppo giusto di giovani finalmente talentuosi, visto che per almeno tre mondiali la latitanza di talenti è stato il nostro cruccio (pessime le figure del 2010 e del 2014, addirittura non qualificati nel 2018). Dopo aver lasciato la nazionale orfana dei vari Buffon e Cannavaro; Maldini e Pirlo; Totti e Del Piero, finalmente si può sperare grazie ad una generazione di talenti che può solo far bene al movimento calcio italiano, solo per citarne alcuni: i 97′ Meret; Castrovilli; Barella; Orsolini; Chiesa, i 99′ Donnarumma e Zaniolo, o i 00′ Tonali, tutti titolari nelle loro squadre (cosa che difficilmente prima accadeva), e molti altri ancora, insomma tanta roba che fa ben sperare per il prossimo europeo itinerante che vedrà l’Italia esibirsi a Roma il 12 giugno prossimo, non ci resta che aspettare, e goderci la nostra meglio gioventù.