Vincenzo Boscaino
Adesso è il momento di tirare le somme. Così proprio non va. La Fiorentina esce da Verona con 0 punti ed il morale sotto i piedi. Una partita che doveva essere quella del riscatto, della rabbia e della voglia di risalire in classifica, ed invece nulla di tutto ciò. Montella deve ripartire dalle poche certezze che ha e cercare di trasmettere serenità e tranquillità ad un gruppo in stato di confusione.
La partita era una di quelle rognose, e si sapeva. Spazi stretti, fisicità e gioco duro. Il Verona in casa ha messo in difficoltà tutti ed è insieme al Cagliari la vera rivelazione del campionato. Il tecnico campano ritrova Ribery che anche oggi sembra predicare nel deserto con la sua classe e tecnica. Vlahovic, invece, non incide, Venuti sulla fascia non garantisce l’apporto offensivo di Chiesa (in panchina tutta la partita per problemi fisici) ed il centrocampo con Cristoforo e Benessi è un esperimento.
Alla fine il gol, beffa del destino, è di un ex Viola: Di Carmine. Fiorentino fino all’osso, Di Carmine è cresciuto nelle giovanili Viola per poi andare via, lontano, a cercare fortuna. Ammirandolo subentra un poco di rammarico nei cuori dei tifosi gigliati che avrebbero bisogno di qualcuno che la spinga dentro nei momenti decisivi. E invece niente. La reazione al gol dello svantaggio è lieve e poco organizzata. La partita finisce 1 a 0 per l’Hellas.
La Fiorentina sta perdendo il treno per l’Europa e la possibilità che questa sia l’ennesima stagione senza obiettivi sta diventando sempre più concreta. Bisogna ripartire ed in fretta. Non sarà una settimana facile per Montella.