Pasquale Pollio
Al minuto ottanta il Cagliari, in vantaggio per due a zero a Lecce raggiungeva la Lazio al terzo posto della classifica, poi qualche errore di troppo agevolava la rimonta giallorossa, ma lamentarsi dopo l’undicesimo risultato utile consecutivo ed il quarto posto in classifica in coabitazione con la Roma risulta essere esercizio complicato, anche perché il cammino dei rossoblù sino ad oggi è paragonabile solo a quello della mitica squadra del 1970, pertanto un punto alla Stadio di Via del Mare, su un campo pesante, che nel secondo tempo non permetteva la costruzione di manovre fluide deve essere considerato un punto guadagnato a prescindere dallo sviluppo dell’incontro, unico neo le due espulsioni che priveranno il tecnico di Olsen e Cacciatore per la prossima sfida alla “Sardegna Arena” con la Sampdoria.
Poco comprensibili questa volta le scelte della panchina, perché privarsi di Simeone al minuto settantasei sostituendolo con Ionita ha di fatto abbassato il baricentro della squadra dando campo e forza al Lecce, ed anche privarsi di un guerriero come Nainggolan al momento dell’espulsione di Olsen ci è sembrata scelta poco felice, ma questa volta non ce la sentiamo di criticare tecnico e squadra per ciò che poteva essere e non è stato in quanto questi piccoli incidenti di percorso serviranno al gruppo per crescere al fine di regalare un sogno atteso da cinquant’anni.