Giovanni Rosati
Due traverse e due gol annullati, uno dei quali ha oltretutto portato all’assegnazione di un calcio di rigore per gli avversari. Sembrava ci fosse un disegno ultraterreno avverso ai nerazzurri, che hanno però dimostrato di saper far fronte a ogni tipo di difficoltà. Contro lo Slavia era arrivato il primo passo falso dell’Inter di Conte e il rischio di ricaderci non era poi così basso, soprattutto in casa loro. E all’80’ minuto, sul punteggio di 1-1, l’incubo sembrava destinato a concretizzarsi. Ma l’Inter ha da qualche tempo ripudiato la pazzia della quale è stata (e in realtà si è) tacciata per anni.
All’81’ Lukaku ha siglato il vantaggio saltando il portiere in uscita e varcando quasi palla al piede la linea del gol. Sette minuti più tardi l’attaccante belga ha confezionato con l’esterno sinistro un assist al bacio per il 3-1 di Lautaro, che nel primo tempo aveva già portato i suoi in vantaggio. E nel recupero l’ex United avrebbe anche trovato la doppietta personale (tripletta, considerando anche il gol annullato nel primo tempo), ma ancora una volta il direttore è tornato sui propri passi dopo il consulto con il var.
Poco importa: l’Inter vince ed è viva. Ora la classifica dice Barcellona 11, Inter e Borussia 7, Slavia 2. Tradotto: il destino europeo dei nerazzurri è nelle loro mani. In quanto a scontri diretti contro i tedeschi, gli uomini di Conte sono infatti in vantaggio, e così con una vittoria tra due settimane contro il Barcellona l’obiettivo ottavi sarebbe centrato. Nel peggiore degli scenari, poi, in ogni caso ci sarebbe l’Europa League, visto che lo Slavia è stato ricacciato oggi a -5. Contro ogni avversità, l’Inter ha fatto ciò che doveva. Con i catalani non sarà facile, ma almeno è ancora possibile.