di Giuseppe Porro
È passato un girone intero, era la seconda giornata di campionato ovvero il 1° settembre 2019. Il derby di Roma si chiuse in pareggio 1-1 esattamente come quello di domenica scorsa, anche se gli stati d’animo erano e sono ora completamente diversi. La Lazio recriminò per l’occasione persa, un derby buttato alle ortiche dove i biancocelesti avevano dominato la gara, e il destino di Fonseca sembrava già segnato per via di un sistema di gioco che (a detta di molti) non avrebbe avuto futuro da noi: leggera; baricentro alto; difesa ballerina, tutto questo anche per colpa di un mercato definito di basso profilo con interpreti inadeguati, dal mister ai giocatori. Poi le cose sono cambiate man mano in modo positivo, e domenica scorsa si è visto l’esatto contrario ovvero una Roma sugli scudi, e una Lazio in evidente difficoltà, ma andiamo per ordine.
Zorrismo
Da un derby all’altro, Paulo Fonseca in arte “Zorro” ha fatto breccia e conquistato i cuori giallorossi e non solo, da un derby all’altro per vedere che Roma e la Roma sono cambiate in modo positivo grazie allo “Zorrismo”, una Roma rimaneggiata, e con problemi cronici di infermeria (un incubo infinito), mette alle corde una Lazio che veniva da undici vittorie consecutive, ed era spinta da un grande entusiasmo, ma non va oltre l’1-1 recriminando e non poco per quello che poteva essere non è stato, e se non fosse stato per un episodio sfortunato la Roma avrebbe portato a casa il bottino pieno. Fonseca “Zorro” a fatto vedere un pragmatismo; un intelligenza tattica; un onestà intellettuale e molto altro, che lo a reso il vero protagonista sinora di questa stagione giallorossa che vede al momento la Roma al quarto posto in piena lotta Champions League e ancora in corsa in Europa League, insomma ancora tanta carne al fuoco, da poter gustare piano piano, e se ci fossero tutti i protagonisti a partire da Zaniolo (che speriamo di rivedere il prima possibile in campo), la Roma avrebbe sicuramente dei punti in più.
Roma
Adesso il futuro e roseo, gli infortunati potranno recuperare con calma, ma se la Roma di Fonseca è quella di domenica sera, la compagine giallorossa si toglierà sicuramente qualche soddisfazione già da quest’anno. Tutto questo grazie alla cultura del lavoro che “Zorro” ha portato insieme al rinnovato entusiasmo, mettendo il gruppo al centro del progetto lavorativo con tutti i calciatori sullo stesso piano, trovando soluzioni in campo quando la coperta era corta; inventandosi ruoli per giocatori che non avevano mai giocato in posizioni diverse dal solito; riscoprendo giocatori sulla carta “bolliti” e lanciando giocatori sul quale nessuno avrebbe scommesso, insomma tanta roba semplicemente per merito del tecnico portoghese: Obrigado Zorro, continua così siamo con te.