Pasquale Pollio
La Juve Stabia ieri al Menti era chiamata a riscattare l’opaca prova fornita sul campo del Cittadella, con il Trapani che però non aveva nessuna intenzione di recitare il ruolo di vittima sacrificale e si presentava in campo con un abbottonatissimo 5-3-1-1, mentre Mister Caserta per provare a conquistare l’intera posta decideva di schierare la squadra con il 4-3-1-2 che vedeva Provedel in porta; Vitiello, Troest, Fazio e Ricci a formare la linea di difesa; Addae, Calò e Buchel in mediana con Di Mariano dietro le due punte Forte e Canotto, ma la densità creata in campo dai siciliani unita alla lentezza con cui la Juve Stabia faceva girare palla non creava nessun sussulto sino al minuto diciannove quando era il Trapani a sfiorare il gol con un tiro dai sedici metri di Grillo che, complice una deviazione, lambiva il palo a Provedel battuto, e dopo solo dieci minuti toccava a Kupisz farsi respingere un tiro sulla linea di porta da Troest, ma era solo il preludio del gol che arrivava al minuto trenta quando i siciliani sorprendevano con una punizione battuta velocemente la difesa stabiese e Pettinari correggeva in rete un cross dalla destra di Kupisz, nonostante lo svantaggio non si registrava nessuna reazione da parte delle “Vespe”, ed il tecnico decideva quindi di modificare l’assetto tattico avanzando Di Mariano a sinistra sulla linea di Forte e Canotto, nonostante ciò i gialloblù sembravano fuori dalla partita ed era ancora il Trapani a rendersi pericoloso al quarantaseiesimo con Taugourdeau, si andava così al riposo con i siciliani meritatamente in vantaggio.
Alla ripresa delle ostilità, nonostante la squadra avesse ampiamente deluso, Caserta confermava l’undici di partenza modificando però nuovamente l’assetto tattico tornando al collaudato 4-2-3-1 ma al cinquantaduesimo dopo aver sfiorato il gol Pettinari si conquistava un rigore che Taugourdeau trasformava con freddezza, per rimettere in piedi l’incontro Caserta decideva di effettuare i primi due cambi inserendo Bifulco e Cissè per Buchel e Canotto sistemandosi con un 4-4-2 super offensivo che vedeva Di Mariano e Bifulco sulle fasce a supporto di Cissè e Forte, ed a questo punto i gialloblù con la forza dei nervi si riversavano nella meta campo siciliana mostrando però il fianco al contropiede del Trapani che al sessantaseiesimo si divorava il gol del tre a zero con Taugourdeau che solo davanti a Provedel sbagliava clamorosamente la conclusione, lo spavento scuoteva la Juve Stabia che dopo due minuti trovava il gol con Tonucci, subentrato a Fazio, riaprendo di fatto l’incontro, ed al minuto settantadue era Calò che batteva un calcio d’angolo direttamente in porta con Carnesecchi che bloccava la palla probabilmente all’interno della porta, ma il pareggio era nell’aria ed al minuto ottanta lo “squalo” dal dischetto batteva l’estremo difensore siciliano, l’assalto finale vedeva le “Vespe” sfiorare la segnatura prima con Bifulco e poi con Cissè ma rischiare anche di subire il gol in pieno recupero ed alla fine il match si chiudeva sul risultato di parità che, visto il doppio svantaggio, suonava quasi come una vittoria.
Ma a scuotere l’ambiente stabiese ci ha pensato prima la Curva Sud che ha apertamente contestato l’Amministratore Delegato della Società Ing. D’Elia e subito dopo uno dei due proprietari del club, il Dott. Manniello, che al termine della gara ha dichiarato in merito alla protesta “La Juve Stabia è sempre stata gestita dal sottoscritto come una famiglia serena e così deve restare. Se qualcuno la pensa diversamente sono pronto a farmi da parte” ma siamo certi che questa polemica non sia destinata a fermarsi qui.