(di Gianluca Guarnieri) 80.000 tifosi per la sfida più attesa. Questa la cornice fantastica per il derby Roma-Lazio in scena allo Stadio Olimpico il 27 marzo 1977. Le due squadre, in una stagione a luci ed ombre per entrambe, buttavano sul piatto la voglia di poter portare a casa il primato cittadino, sicuramente effimero, ma di grande importanza per i propri tifosi. I giallorossi scendevano in campo con Paolo Conti, Chinellato, Peccenini, Boni, Santarini, Menichini, Bruno Conti, Di Bartolomei, Musiello, De Sisti, Prati, non potendo contare su Francesco Rocca, infortunato al ginocchio ed all’inizio del suo calvario che lo avrebbe portato al ritiro. I biancocelesti rispondevano con Pulici, Pighin, Martini, Wilson, Manfredonia, Cordova, Garlaschelli, Agostinelli, Giordano, Viola e Badiani. Arbitro Panzino di Catanzaro. In un match al calor bianco, la Roma ha il pregio di trovare presto il vantaggio: al 14′ azione di Boni che lancia in area di rigore, palla respinta dalla difesa, ancora testa di De Sisti in mezzo con la ribattuta di Pighin, il pallone arriva a Bruno Conti che non ci pensa un attimo e calcia al volo una vera e propria folgore con il suo sinistro, mandando la sfera ad insaccarsi in rete, lontana dal volo disperato di Pulici. 1-0 e goal meraviglioso per la piccola ala di Nettuno, autore di un autentico capolavoro balistico. La rete provoca subito la reazione laziale, con Paolo Conti costretto al super lavoro. Il baffuto portiere romagnolo salva su un destro incrociato di Agostinelli e Peccenini è bravo a mandare in angolo, salvando sulla linea. E’ il prologo dell’autentico assedio della ripresa. Infatti gli uomini di Vinicio, sfruttano appieno la superiorità numerica per l’espulsione di Musiello al 48′ per una reazione su Manfredonia e attaccano a testa bassa: al 57′ Viola coglie la traversa con una gran botta da lontano e le mischie si ripetono in area giallorossa. De Sisti è bravo a respingere di testa a Paolo Conti battuto al 74′, salvando il fortino Oro e Porpora. Il finale è da cardiopalmo: all’85’ Prati si libera in contropiede e vola verso la porta di Pulici da solo, ma caracolla e si fa recuperare da Badiani in ripiegamento disperato, sciupando il possibile raddoppio, per la disperazione della Curva Sud in attesa del sospirato 2-0. Dal possibile raddoppio al rischio pari: nel finale la Lazio attacca rabbiosamente, con Wilson che colpisce il palo esterno dopo un corner, e Paolo Conti compie tre miracoli consecutivi, prima fermando un gran tiro di Martini, poi una fucilata di Garlaschelli, ed infine mandando in angolo un pericoloso colpo di testa di Manfredonia. Le prodezze del “baffone” vice Zoff in nazionale riescono nell’intento e Panzino, dopo qualche minuto di recupero fischia la fine. La sconfitta dell’andata era stata cancellata e nonostante la fatica per i romanisti si poteva cominciare a fare festa. Il derby era colorato di giallorosso. Il 27 marzo 1977, Roma batte Lazio 1-0.