Pasquale Pollio
Ieri, dopo la presentazione da parte del Presidente dell’Istituto Superiore della sanità Silvio Brusaferro, trapelava un cauto ottimismo in merito alla ripartenza della massima serie, infatti la sottosegretaria Zampa dichiarava “Si va verso la soluzione attesa dai tifosi” ma escludeva categoricamente l’utilizzo del modello tedesco, cosa del tutto incomprensibile visto che nonostante la Germania sia entrata dopo di noi nella pandemia, è riuscita ad uscirne prima limitando i danni economici e farà ripartire la stagione calcistica nel prossimo fine settimana, inoltre come sta accadendo di frequente ad un passo avanti ne corrispondono due indietro in quanto il Ministro dello Sport Spadafora parlando a Seila Tv ha evidenziato le sue preoccupazioni dichiarando testualmente “Le notizie di queste ore relative ai contagi in alcune squadre di calcio non ci fanno ben sperare”.
Forse è giunta l’ora per il Governo di prendere una decisione definitiva ed assumersi le proprie responsabilità, si dica chiaramente che si potrà riprendere a giocare solo esclusivamente a contagi zero, ed a questo punto si dichiari lo stop che dovrà necessariamente includere anche la prossima stagione in quanto se non si può giocare il 15 Giugno per quale recondito motivo le squadre potrebbero radunarsi a partire dal 15 Luglio per preparare il prossimo campionato, resta un interrogativo di fondo, per quale motivo in tanti altri Paesi europei il pallone riprenderà a rotolare sul prato verde mentre mentre da noi no? Forse perché noi siamo nel Paese dei Ponzio Pilato