EVITARE UN’ESTATE BOLLENTE

Posted By on Mag 12, 2020 | 0 comments


Pasquale Pollio

L’assemblea della Lega Pro tenutasi il 7 maggio ha sancito la chiusura del campionato in quanto le nuove direttive imposte dagli organismi sanitari e dal governo per la ripresa non erano compatibili con i bilanci già in bilico di tante società della terza serie, ed infatti su questo punto si è registrata una forte convergenza per dichiarare lo stop che ha portato alla promozione diretta delle squadre che occupavano la testa della classifica nei tre gironi, ma se non si dovesse trovare un punto d’incontro sul metodo di definizione della quarta promossa dovremo prepararci ad un’altra estate bollente, perché solo 23 club  hanno sposato la causa del merito sportivo, cosa prevedibile in quanto le squadre coinvolte non avevano potuto disputare lo stesso numero di incontri e dal calcolo matematico è saltato fuori dal cilindro il Carpi che occupava al momento dello stop la terza posizione in classifica del Girone B, questo ha scatenato le ire di Bari, Reggiana e Carrarese che hanno già paventato il ricorso ai tribunali in caso di conferma di tale decisione, e per questo motivo il Presidente della FIGC Gravina sta provando ad eliminare completamente l’intervento della giustizia sportiva deputando solo al TAR del Lazio organo unico per la risoluzione di eventuali ricorsi, ma probabilmente si potrà ricorrere solo all’ultimo grado della giustizia sportiva prima di procedere con il ricorso al TAR del Lazio, almeno questo sembra essere l’orientamento del governo.

Ora la palla passa al Consiglio Federale che dovrà ratificare o modificare le delibere dell’assemblea di Lega, ma non sarebbe un’eresia pensare alla disputa dei soli play off in modo che la quarta promossa venga, come giusto che sia, sancita solo dal campo, ed intanto in cadetteria tutto tace in attesa del via libera agli allenamenti collettivi da parte del Governo.

 

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