Sampeccato

Posted By on Lug 11, 2020 | 0 comments


di Daniele Craviotto

 

Atalanta 2 Sampdoria 0. A leggerla così, potrebbe sembrare che i bergamaschi abbiano sbrigato la pratica abbastanza celermente e in maniera agevole. Invece la partita che si è disputata ha raccontato fatti ben diversi. La Sampdoria è stata l’unica squadra ad aver mandato completamente in tilt la splendida organizzazione difensiva e di pressing, che invidia tutta Italia e non solo, della squadra di Gasperini. Già, perché alla fine del 45°minuti, il tecnico di Grugliasco era quasi esterrefatto da ciò che aveva visto in campo. I blucerchiati più di una volta hanno eluso l’aggressione dei singoli atalantini e in diverse situazioni si sono ritrovati, nella trequarti avversaria, liberi da ogni pressione e con possibilità di ragionare. Proprio Gasperini, come anche Toloi (autore della rete che ha sbloccato il risultato), ha riconosciuto la difficoltà del match e la fisicità degli avversari. Purtroppo la Samp, dopo le due ciniche prestazioni con Lecce e Spal, torna a difettare in fase realizzativa. Non a caso, Ranieri si è detto fin da subito rammaricato per il risultato, mettendo in risalto che la differenza è stata proprio nel cinismo sotto porta (sia su azione che su calcio piazzato, infatti la differenza nei gol fatti dice 85 neroazzurri e 36 blucerchiati). Il Doria si presentava a Bergamo anche per capire, se realmente la propria tenuta atletica fosse buona. La prestazione che ne è uscita fuori, dice che la Sampdoria ha la forza fisica e la corsa idonee per questo rush finale; inoltre ha fatto lo stesso numero di tiri di una delle squadre che tira maggiormente ed è stata punita da un angolo e da una perla dell’ex Muriel, non, invece, su azione manovrata. Per questi motivi, i blucerchiati escono dal Gewiss Stadium con diversi rimpianti, ma le risposte che si porta via sono quelle che stava cercando. Ora arriva l’ennesima partita delicata contro un Udinese in forma e che fa della muscolarità il proprio marchio. Potrebbe diventare l’ulteriore sfida con sé stessi per i blucerchiati, che fino all’ultimo dovranno lottare, per non dire alla fine: Sampeccato.

 

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