Pasquale Pollio
La Juve Stabia piega il Chievo conquistando i primi tre punti post covid in una partita che ha dell’incredibile visto che al minuto settantadue le “Vespe” erano sotto di due gol e lo spettro della retrocessione aleggiava sul “Menti”, poi accade ciò che non ti aspetti ed alla fine sono i gialloblu di casa a conquistare tre punti fondamentali per la rincorsa alla salvezza, ma riavvolgiamo il nastro dell’incontro con Caserta che, per la prima delle quattro finali che attendono i suoi ragazzi, decideva di schierarsi in campo con un 4-3-3 che vedeva Provedel tra i pali; Fazio, Troest, Tonucci ed Allievi in difesa; Calò, Mallamo e Mastalli in mediana e Di Mariano, Forte e Bifulco a formare il trio offensivo, la squadra sembrava partire con il piglio giusto, ma nonostante le buone intenzioni bisogna attendere il diciottesimo per assistere al primo tiro nello specchio della porta, ed era il Chievo ad effettuarlo con Garritano che impegnava Provedel in una difficile deviazione in angolo, passavano solo due minuti e toccava ad Esposito colpire il palo con un tiro dalla distanza, era il preludio del gol che arrivava al trentaduesimo grazie ad uno svarione di Tonucci che, nel tentativo di effettuare un retropassaggio verso il suo portiere, lisciava il pallone permettendo a Djordjevic di involarsi verso la porta e battere un incolpevole Provedel, la reazione tardava ad arrivare ed era ancora il Chievo a sfiorare il gol con Segre che si divorava il raddoppio, si chiudeva così il primo tempo con la Juve Stabia in svantaggio, e che in quarantacinque minuti non era riuscita ad effettuare un tiro nello specchio della porta.
Nella ripresa Caserta confermava gli stessi effettivi del primo tempo e la Juve Stabia partiva all’arrembaggio schiacciando i clivensi nella propria metà campo alla ricerca del gol del pareggio, al cinquantaduesimo arrivavano i primi cambi con Ricci e Calvano che sostituivano Mastalli ed un Tonucci ancora frastornato per l’errore commesso, la linea di difesa restava a quattro con Allievi che si spostava al centro e Ricci che si sistemava sull’out di sinistra mentre in mediana Calvano era il vertice basso con Calò e Mallamo centrali mentre Bifulco fungeva da trequartista alle spalle di Forte e Di Mariano, in pratica era un 4-3-1-2.
La Juve Stabia si rendeva pericolosa dalle parti di Semper senza però mai riuscire a centrare la porta, ed allora Caserta decideva di sostituire uno stremato Bifulco con Rossi dando più peso all’attacco, ma al minuto sessantanove arrivava la doccia fredda, Calvano interveniva in maniera scomposta su Di Noia in piena area ed il direttore di gara indicava il dischetto, dagli undici metri era ancora Djordjevic a battere Provedel, dall’esterno dello stadio i ragazzi della curva sud, che non avevano mai smesso di incitare le “Vespe” con i loro cori, chiedevano una reazione di orgoglio, e gli stabiesi si catapultavano nella metà campo del Chievo, con Forte che riapriva il match accorciando le distanze al settantacinquesimo dal dischetto siglando il suo diciasettesimo centro stagionale, la Juve Stabia cominciava a credere nella rimonta ed all’ottantunesimo Di Mariano conquistava una punizione che Calò batteva magistralmente pennellando un cross al centro dell’area dove si creava una mischia dalla quale usciva vincitore Troest che spingeva la sfera alle spalle di Semper, a questo punto l’inerzia dell’incontro era tutto dalla parte della Juve Stabia che non si fermava, passavano solo tre minuti e Mallamo triangolava con Forte che lo metteva a tu per tu con l’estremo difensore gialloblu, era il gol del sorpasso, in quindici minuti le “Vespe” erano riusciti nell’impresa di recuperare un match già perso, a questo punto Caserta richiamava in panchina l’autore della segnatura inserendo Addae per dare più consistenza alla linea mediana, il Chievo che aveva assaporato la gioia dei tre punti provava a riprendere il risultato ma nonostante i nove minuti di recupero concessi dal direttore di gara e l’inferiorità numerica dovuta all’espulsione di Di Mariano per somma di ammonizioni la Juve Stabia conquistava tre punti fondamentali per la sua classifica.